"sono in forma"

Il lapsus di Biden che presenta Zelensky come "il presidente Putin". Poi confonde Kamala Harris con Trump

Durante la conferenza stampa alla fine del vertice Nato nuovi momenti di imbarazzo: il leader democratico assicura di essersi sottoposto con successo a 3 esami neurologici

Il lapsus di Biden che presenta Zelensky come "il presidente Putin". Poi confonde Kamala Harris con Trump
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Nuovo scivolone per il presidente degli Stati Uniti Joe Biden che si è reso protagonista di un lapsus che ha fatto il giro del mondo appellando il leader ucraino Volodymyr Zelensky come Putin.

joe biden
Joe Biden

In un momento già complicato per il leader democratico, che intende proseguire la sua corsa alla Casa Bianca per le prossime elezioni a stelle e strisce contro un agguerrito Donald Trump, nonostante i dubbi sulle sue condizioni di salute, soprattutto sotto il fronte cognitivo, siano sempre più insistenti.

Biden chiama Zelensky "Putin"

L'attesissima conferenza stampa alla fine del vertice Nato a Washington, la prima dopo il disastroso dibattito tv contro Trump, doveva essere per Biden l'occasione del riscatto. Al confronto con i giornalisti l'81enne si è mostrato più determinato che mai a correre per un secondo mandato dichiarando di essere il candidato "più qualificato" e "l'unico" in grado di battere Donald Trump.

Dibattito Trump-Biden

La serata, però, non è filata come ci si aspettava. Nella sala affollata di giornalisti, l'uomo più potente del mondo ha avuto l'ennesimo lapsus presentando Volodymyr Zelensky sul palco del vertice Nato come 'Putin'. Biden si è ripreso subito dall'errore ma ovviamente lo strafalcione ha fatto il giro dei media Usa e gli è stato anche riproposto in conferenza stampa.

Poi la gaffe su Kamala Harris

E pochi minuti dopo, un nuovo inciampo: il commander-in-chief dice 'vice presidente Trump' parlando di Kamala Harris, la sua vice. Gaffe di cui il tycoon ha subito approfittato rilanciandola sul suo social media Truth. "Bravo Joe! Ottimo lavoro!", ha commentato sarcastico.

Strafalcioni a parte, il presidente si è mostrato molto più lucido rispetto al dibattito sulla Cnn.

"Sono il più qualificato per battere Trump. L'ho battuto una volta, lo farò ancora", ha dichiarato a chi gli faceva presente che nelle ultime settimane sono aumentati i democratici che lo supplicano di ritirarsi.

Le richieste di abbandonare la corsa per il "bene del Paese"

Oltre alla big di Capitol Hill Nancy Pelosi e alla star di Hollywood George Clooney, sono diciassette i deputati e un senatore che premono per un suo passo indietro, di cui l'ultimo subito dopo la conferenza stampa. Pare addirittura che l'ex speaker della Camera Nancy Pelosi e Barack Obama si siano parlati privatamente sul futuro di Joe esprimendo il timore che non riesca a vincere.

Ma sul tema il presidente si è mostrato granitico:

"Placherò le paure dei democratici", ha insistito Biden sottolineando di "non voler correre per lasciare un'eredità ma per finire il lavoro iniziato. Nessun alleato europeo mi ha chiesto di non correre, invece mi hanno chiesto di battere Trump perché una sua vittoria sarebbe un disastro. Sono pronto ad affrontare Putin e Xi ora e fra tre anni".

Circa la drammatica performance al duello contro Trump, Biden ha ripetuto che era stanco e che la prossima volta "non attraverserà 15 fusi orari diversi".

Resta il suo incespicare sulle parole, la confusione su numeri e date... E anche tra Putin e Zelensky.

"Mi sono sottoposto a tre significativi e intensi esami neurologici. Il più recente in febbraio e tutti hanno detto che sono in forma", ha assicurato promettendo che se il medico glielo dicesse farebbe un altro esame neurologico.

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