Il giallo dei sei oligarchi russi morti suicidi o in circostanze misteriose dall'inizio della guerra
Gli ultimi due casi nel giro di poche ore, con coinvolte pure le famiglie.
Cinque di loro si sarebbero suicidati e su un sesto sono in corso le indagini. Da quando è iniziata la guerra in Ucraina si sente sempre più parlare degli oligarchi russi, miliardari vicini - chi più, chi meno - a Vladimir Putin. E ora è giallo sulle morti in circostanze misteriose di sei di loro, alcuni dei quali legati al colosso del gas Gazprom.
Gli oligarchi morti in circostanze misteriose
Il primo in ordine di tempo (e in tempi "non sospetti") è stato il capo dei trasporti di Gazprom Invest, Leonid Shulman. Il 30 gennaio è stato trovato morto nel suo cottage nel villaggio di Leninsky vicino a Leningrado. Aveva lasciato un biglietto di addio in cui parlava di un insopportabile dolore alla gamba dovuto a una ferita procurata durante le sue vacanze di Capodanno.
Il 25 febbraio 2022, il giorno dopo l'inizio di quella che Putin continua a chiamare "operazione militare", nello stesso villaggio è stato trovato il corpo senza vita di un altro dirigente di Gazprom, Alexander Tyulakov. L'uomo è stato trovato impiccato nel suo garage e Novaya Gazeta ha riferito che è morto suicida.
Pochi giorni più tardi è toccato a Mikhail Watford, un miliardario russo di origine ucraina, trovato morto nella sua casa nel Surrey (Inghilterra). Il suo decesso è ancora oggetto di indagini e il 29 luglio si terrà un'udienza. In pochi però sembrano credere all'ipotesi del suicidio.
A fine marzo, invece, Vasily Melnikov, proprietario della società di forniture mediche MedStom (società andata in grave crisi dopo l'attivazione delle sanzioni contro il Cremlino) è stato trovato privo di vita insieme alla sua famiglia (moglie e due figli) a Nizhny Novgorod. Secondo quanto ha ricostruito la Cnn, lui, sua moglie e i due bambini sarebbero stati pugnalati a morte. L'arma del delitto è stata trovata all'interno dell'appartamento.
Gli ultimi due episodi
Si è parlato di casi di omicidio-suicidio anche per gli ultimi due episodi, accaduti a distanza di poche ore l'uno dall'altro. Tra il 19 e il 20 aprile 2022 Vladislav Avayev, l’ex vicepresidente della Gazprombank, la moglie e la figlia tredicenne sono stati trovati morti nel loro appartamento a Mosca, chiuso dall'interno. L'arma del delitto sarebbe una pistola, trovata dalla figlia maggiore nell'abitazione.
Il 20 aprile 2022 a Barcellona è invece deceduto Sergey Protosenya, ex dirigente del produttore di gas Novatek (in parte di proprietà di Gazprom). La moglie e la figlia invece sono decedeute a Lloret de Mar, poco distante. Sui corpi delle due donne sarebbero stati trovati segni di violenza.