Il fenomeno dei "commandos" che sgombrano le case occupate con la forza (a pagamento)
I Desokupas nel loro atteggiarsi e nel loro abbigliamento ricordano fondamentalmente formazioni paramilitari

In Italia il dibattito sull'occupazione delle case torna ultimamente alla ribalta soprattutto rispetto a quanto ruota attorno all'europarlamentare Ilaria Salis. L'ultima occasione è stata l'ospitata dell'attivista monzese da Fedez con conseguente reazione di Matteo Salvini (botta "Ho più interesse a tutelare il diritto ad avere una casa che quello del palazzinaro a incassare gli utili" e risposta "Occupare abusivamente una casa è un reato. Punto").
Altrove in Europa c'è invece chi ha deciso di affrontare il problema meno astrattamente, anche se in maniera poco ortodossa, per usare un eufemismo.
Di "disoccupatori" di case in Spagna
Una squadra di vigilantes o tipo quella che nei film o fumetti western si chiamava "posse" quando un gruppo di cittadini si lanciavano alla caccia di uno o più fuorilegge.
Né più né meno quanto accade in Spagna dove gruppi privati (tutte persone ben messe fisicamente e atleticamente) sono pronte ad entrare in azione laddove venga occupato abusivamente un alloggio.
Un fenomeno che sta già rapidamente facendo il giro del mondo aprendo il dibattito tra favorevoli e contrari a questa singolare iniziativa.
Ti occupano la casa? Ecco la squadra di "macho man"
Perché c'è chi li ha subito "battezzati" come eroi popolari al servizio della collettività, mentre altri stanno decisamente storcendo il naso di fronte alle loro azioni piuttosto violente e sbrigative.
"Desokupas" è il nome di questa "squadra" di aitanti ragazzi che senza preoccuparsi più di tanto di usare le buone o le cattive, si prendono la briga di restituire le case ai legittimi proprietari.
Del resto, il fenomeno delle occupazioni abusive ha in Spagna radici ormai lontane dal momento che risale ai primi anni '80 l'azione del movimento Okupas.
Dalle occupazioni di edifici abbandonati a quelle delle case
Si trattava però perlopiù di immobili abbandonati e per di più in aree degradate.
In ogni caso, la maggior parte delle volte gli edifici presi di mira erano di grandi aziende andate in malora o immobili di gruppi bancari.
Molto raramente le occupazioni interessavano case di privati cittadini. E' il motivo per cui soprattutto da parte della Sinistra spagnola tali azioni non venivano quasi mai accompagnate da giudizi di condanna.
Ora però la dinamica di queste incursioni abusive sono cambiate e gli Okupas stanno concentrando la loro attenzione anche sulle case di famiglie, di coppie di pensionati, di vedove o comunque di persone sole.
E l'immigrazione soprattutto nordafricana di questi ultimi anni hanno esasperato ulteriormente la situazione.
La carta d'identità dei Desokupas
Dalle prime incursioni degli occupanti abusivi nacquero allora i Desokupas che nel loro atteggiarsi e nel loro abbigliamento ricordano fondamentalmente formazioni paramilitari.
La provenienza dei militanti era piuttosto variegata: dall'estrema destra, dai gruppi del tifo organizzato, da formazioni di ex paracadutisti e da ex rappresentanti delle forze dell'ordine.
La nascita del movimento si deve anni fa a Daniel Esteve e oggi ci sono circa 30 le società specializzate nel "liberare" le case da occupazioni abusive.
Quanto si guadagna a sgomberare le case occupate
Certo, come facile immaginare non si tratta esattamente di gruppi impegnati in opere pie.
Attualmente, anche a fronte delle tante società presenti "sul mercato" e all'inevitabile concorrenza, farsi sgomberare una casa occupata abusivamente ha un costo che si aggira attorno ai 2mila euro.
Il Governo spagnolo corre ai ripari
Nel frattempo, forse temendo escalation di violenza e molto più probabilmente di perdere la propria credibilità, il Governo spagnolo sta correndo ai ripari.
La crescente preoccupazione per le occupazioni abusive ha portato ad approvare recentemente una nuova normativa, conosciuta come "legge antiokupas", con l'obiettivo di accelerare i procedimenti di sfratto e restituire più rapidamente le proprietà ai legittimi proprietari.
Legge troppo dura? La polemica
Questa legge prevede una procedura abbreviata che riduce i tempi di risoluzione a un massimo di 15 giorni e, in alcuni casi, consente lo sfratto nel giro di poche ore.
Una delle principali novità è l'eliminazione della necessità di valutare la vulnerabilità degli occupanti, passaggio che in passato rallentava spesso i procedimenti.
Ma non solo. Con la nuova legge subito si è alzato un polverone di polemiche perché si prevede che anche i casi in cui siano coinvolti minori vengano trattati con la procedura rapida.