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Idf pronto ad abbordare la Flotilla: “È finanziata da Hamas, difendiamo le nostre acque”

La replica: "Israele non ha alcuna autorità sulle acque di Gaza"

Idf pronto ad abbordare la Flotilla: “È finanziata da Hamas, difendiamo le nostre acque”

Israele alza il tono contro la Global Sumud Flotilla. Il portavoce delle Forze di Difesa israeliane (Idf), generale Effie Defrin, ha dichiarato che la Marina è “pronta a difendere i confini marittimi di Israele” e ad abbordare le 50 imbarcazioni dirette a Gaza con l’obiettivo dichiarato di rompere l’assedio.

Israele: “Obiettivo Flotilla è solo politico e di provocazione”

Stiamo seguendo questa Flotilla, abbiamo esperienza dal passato, ma stavolta è diverso, con decine di imbarcazioni”, ha spiegato il generale Defrin, ribadendo che la missione “è finanziata da rappresentanti di Hamas in Europa” e che gli aiuti per Gaza devono transitare “attraverso canali internazionali consolidati, non tramite operazioni sponsorizzate da Hamas”.

Israele afferma di aver offerto più volte soluzioni pacifiche per il trasferimento degli aiuti — dallo scarico in porti vicini come Ashkelon, alla proposta italiana di utilizzare Cipro — ma tutte sono state respinte dagli organizzatori.

Israele: "Riconoscere la Palestina ha distrutto l'intesa sul cessate il fuoco"
Gideon Sa’ar

Il rifiuto dimostra che il vero obiettivo non è umanitario, ma politico e di provocazione“, ha sottolineato il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar.

Un’inchiesta dell’azienda israeliana Inteleye accusa inoltre i leader della Flotilla di avere “legami documentati e ripetuti” con Hamas, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina e persino Hezbollah.

“Non ci fermeremo: diretti fino a Gaza”

La risposta degli attivisti non si è fatta attendere.

Non ci fermeremo: continueremo diretti fino a Gaza“, hanno dichiarato in conferenza stampa.

 

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Yasemin Acar, del comitato direttivo, ha affermato che la missione “non è solo un’iniziativa umanitaria, ma parte di un’insurrezione globale” e che “Israele non ha alcuna autorità legale sulle acque di Gaza: appartengono alla Palestina“.

Secondo Acar, le minacce e gli attacchi subiti “dimostrano la determinazione di Israele a fermarci, ma l’umanità ci impone di aprire un corridoio marittimo e consegnare gli aiuti“.

La flottiglia si avvicina a Gaza

La flottiglia, salpata da Creta, si sta muovendo verso Est. Potrebbero volerci circa quattro giorni di navigazione per raggiungere la linea delle 12 miglia dalla costa di Gaza che Israele considera proprie acque territoriali. Le condizioni meteo avverse potrebbero complicare la rotta, mentre navi militari europee, tra cui la fregata italiana Fasan e prossimamente l’Alpino, restano a distanza.

Le nostre unità non svolgono funzioni di scorta e non entreranno in acque contese“, ha precisato il ministro della Difesa Guido Crosetto, spiegando che la presenza serve a “tutelare i cittadini italiani”.

Il precedente del 2010, con dieci civili uccisi durante l’assalto alla Freedom Flotilla, pesa come un monito. E mentre la tensione cresce, l’Italia e altri Paesi europei cercano di tenere aperti canali di mediazione per evitare uno scontro che appare sempre più vicino.