I marines arrivano a Kiev per difendere l'ambasciata, Severodonetsk rischio nuova Mariupol
La presenza di truppe Usa in Ucraina segnerebbe un'escalation rispetto alla promessa iniziale del presidente Usa che nessun soldato americano avrebbe messo piede in Ucraina.
Gli Usa stanno valutando la possibilità di inviare truppe a Kiev "per proteggere l'ambasciata americana". Intanto la commissaria ucraina per i diritti umani della Verkhovna Rada Lyudmila Denisova, su Telegram, come riporta Ukrinform, ha lanciato un nuovo allarme:
"I russi stanno concentrando le forze sull'assalto nella citta del Lugansk Severodonetsk che si sta trasformando in una nuova Mariupol".
Gli Usa verso l'invio di marines a Kiev
Il Pentagono e il dipartimento di Stato americano stanno valutando la possibilità di inviare forze speciali a protezione dell'ambasciata Usa a Kiev. Lo ha detto il portavoce del dipartimento della Difesa, John Kirby, al Washington Post confermando le anticipazioni del Wall Street Journal.
"Stiamo esaminando le condizioni di sicurezza" della sede diplomatica in Ucraina "ma non è stata presa nessuna decisione", ha sottolineato Kirby.
La proposta non è ancora stata presentata al presidente americano Joe Biden, sottolineano le fonti. Se la decisione dovesse essere presa, la presenza di truppe Usa in Ucraina segnerebbe un'escalation rispetto alla promessa iniziale del presidente Usa che nessun soldato americano avrebbe messo piede in Ucraina.
Il presidente Usa Joe Biden, parlando in conferenza stampa a Tokyo con il premier nipponico Fumio Kishida, ha tuonato:
"La Russia deve pagare un prezo di lungo termine per aver aggredito l'Ucraina con un'azione che ha lo scopo di distruggere l'identità dell'Ucraina. E' il costo di chi vuole cambiare gli assetti con l'uso della forza".
Severodonetsk rischio nuova Mariupol
Intanto continua ad essere il Donbass la regione ucraina dove il conflitto aumenta la sua intensità. E l'obiettivo oramai esplicito di Mosca, in quest'area contesa, è la conquista di Severodonetsk, che assieme alla vicina Lysychansk e alla sua raffineria costituisce il territorio più interessante per Putin sia dal punto di vista militare che sotto l'aspetto economico. Lo ha denunciato la commissaria ucraina per i diritti umani della Verkhovna Rada Lyudmila Denisova:
"Gli attacchi nemici vengono costantemente effettuati in molte aree e gli insediamenti vengono bombardati da razzi dall'artiglieria e dai sistemi di tiro al volo. Il nemico ha concentrato tutte le sue forze sull'assalto di Severodonetsk, alla periferia della quale si svolgono costantemente battaglie. La città si sta trasformando in una nuova Mariupol".
Il controllo di queste due città che insieme, prima della guerra, formavano quasi un unico nucleo abitativo di oltre 200mila abitanti, consentirebbe alla Russia di chiudere il cerchio fra il sud del Donbass già occupato dai separatisti e la provincia di Izyum, più a nord, che in buona parte è nelle mani di Mosca.
Severodonetsk e Lysychansk rappresentano anche l'area più industriale della regione: l'annessione di questi territori porterebbe in dote miniere e terre rare, dalle quali è possibile estrarre i componenti per le nuove tecnologie.
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