I dati in Germania e Austria confermano: coi no vax in lockdown i contagi calano
A livello settimanale si è passati da 340 positivi ogni 100 mila abitanti a 315.
Sta funzionando, la linea dura adottata dalla Germania che - mettendo in lockdown i No vax - ha arginato una situazione gravissima, diventata ingestibile. L'isolamento parziale solo per i non vaccinati, introdotto all'inizio del mese (divieto di accesso ai negozi che non vendono beni di prima necessità per chi non è vaccinato o almeno guarito) pare stia pagando, dati alla mano.
Germania: il lockdown dei soli No vax
Con buona pace di coloro che ancora sostengono che vaccinati e vaccinati contagino in egual misura e contribuiscono a diffondere il virus nello stesso modo. I numeri dicono ben altro.
Nelle ultime ore la Germania ha registrato 10.100 nuovi casi di Covid in un giorno, con 88 decessi: molti meno dei 22.214 di Natale (con 157 morti) e dei 35.431 (con 370 morti) della Vigilia. A livello settimanale il calo è confermato: si è passati dal 340,7 ogni 100 mila abitanti del mese scorso, al 315,4 di una settimana fa. Il ministro federale della Sanità Karl Lauterbach ha dichiarato che è stato raggiunto l’obiettivo di 30 milioni di vaccinazioni dal 18 novembre, posto dal nuovo governo al suo insediamento.
Annullato in Sassonia
Ma non sono tutte rose e fiori, considerando la forte gestione federale della sanità nel Paese, che limita moltissimo l’azione del governo centrale. Il lockdown parziale per i non vaccinati introdotto all’inizio del mese è stato per esempio annullato in Bassa Sassonia dal tribunale amministrativo di Lüneburg, dopo il ricorso di un negoziante.
Paura per Omicron
L'inversione di rotta è smaccata, ma non è ancora il momento di abbassare la guardia, come chiariscono le autorità: Omicron è infatti alle porte dopo essersi abbattuta pesantemente su Regno Unito e Francia. Per questo le autorità tedesche sono decise a introdurre nuovi limiti: dalle prossime ore entrerà in vigore la restrizione agli incontri privati anche per chi è vaccinato o guarito (massimo dieci persone). E nelle prime sedute del parlamento del nuovo anno si discuterà dell’introduzione dell’obbligo vaccinale.
Miglioramenti anche in Austria
La linea dura ha funzionato non soltanto per i tedeschi, ma anche in Austria che, ricordiamo, dal 15 febbraio 2022 introdurrà l'obbligo del vaccino anti Covid.
Anche l'Austria, infatti, ha imposto un lockdown dei No vax, con l'ex cancelliere Alexander Schallenberg che aveva parlato di "situazione grave". Da quel momento negozi, ristoranti, cinema, bar, teatri, concerti e stadi sono stati "chiusi" a chi era senza Green pass 2G, ossia frutto di vaccinazione o guarigione dal virus. E anche qui gli effetti si sono visti eccome.
Il lockdown in Austria era cominciato a metà novembre per tutti e in vigore dall’8 di dicembre solo per i non vaccinati. Da un picco di 15mila contagi al giorno si è passati ai 2.025 del 25 dicembre. Non contento, il governo austriaco ha poi previsto ulteriori strette anche per le festività: dal 27 dicembre, e quindi anche la notte di Capodanno, nel Paese torna il coprifuoco per bar e ristoranti alle ore 22.