Hamas: "No al disarmo finché non sarà riconosciuto lo Stato di Palestina"
Intanto suscita indignazione il video dell'ostaggio israeliano Evyatar David che annuncia di stare scavando la sua tomba

"Non ci sarà disarmo finché non verrà riconosciuto lo Stato di Palestina".
Così Hamas ha rilanciato con fermezza in risposta alle affermazioni dell'inviato statunitense in Medioriente Steve Witkoff, che aveva sostenuto che il movimento fosse pronto a smilitarizzarsi. Il gruppo palestinese ha dichiarato di non voler deporre le armi finché non venga riconosciuto uno Stato palestinese indipendente, pienamente sovrano, con Gerusalemme come capitale.
Hamas: "No al disarmo finché non sarà riconosciuto lo Stato di Palestina"
Hamas ha definito l'intervento di Witkoff - che aveva visitato un centro di distribuzione di aiuti gestito da organizzazioni sostenute dagli Stati Uniti e Israele - a Gaza come un “finto spettacolo premeditato” volto a migliorare l'immagine israeliana e giustificare la sua campagna di assedio contro la popolazione civile nella Striscia
Secondo l'organizzazione, il diritto alla resistenza armata è una prerogativa “nazionale e legittima finché dura l’occupazione”, sancita anche dalle norme internazionali. A tale diritto, chiarisce Hamas, non si può rinunciare se non "dopo il pieno ristabilimento dei diritti nazionali palestinesi, a cominciare dal riconoscimento dell'indipendenza dello Stato con Gerusalemme capitale".
Trattative arenate
Nelle ultime settimane, le trattative per un possibile cessate il fuoco di 60 giorni - correlato al rilascio di ostaggi israeliani e alla ricostruzione di Gaza - hanno subito un’impasse: Israele insiste sul disarmo di Hamas come prerequisito imprescindibile, mentre Hamas ribadisce la propria condizione non negoziabile per ogni processo di pace reale. Condizione - il riconoscimento dello Stato di Palestina - che non trova d'accordo Israele.
Intanto, l’emergenza umanitaria nella Striscia continua a peggiorare. Hamas ha pubblicato un secondo video in due giorni che ritrae il giovane ostaggio israeliano Evyatar David - visibilmente debilitato - che afferma di stare scavando la propria tomba. Il video ha suscitato condanne internazionali e rafforzato la richiesta di una risposta diplomatica urgente
Su questa scia, numerosi Paesi occidentali, tra cui Francia e Regno Unito, hanno annunciato il progetto di riconoscere formalmente la Stato di Palestina, con l’obiettivo di promuovere la soluzione a due Stati, obiettivo che resta però ostaggio dell’impasse diplomatic.