ALTA TENSIONE

Global Flottilla avvicinata nella notte da imbarcazioni non identificate. Gli attivisti: “Andiamo avanti”

La spedizione è a sole 100 miglia da Gaza, si trova ormai nella zona a rischio

Global Flottilla avvicinata nella notte da imbarcazioni non identificate. Gli attivisti: “Andiamo avanti”

La Global Sumud Flotilla ha annunciato l’ingresso nella cosiddetta “zona ad alto rischio”, a meno di 120 miglia nautiche da Gaza. È lì che la Marina israeliana si prepara a prendere il controllo in alto mare delle oltre cinquanta imbarcazioni, che trasportano farina e medicinali con l’intento dichiarato portare gli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, forzando il blocco navale di Israele.

Notte di tensione

Durante la notte alcune imbarcazioni non identificate, in parte con le luci spente, si sono avvicinate ai natanti della spedizione per poi allontanarsi. Secondo la portavoce italiana del Global Movement to Gaza, Maria Elena Delia, “i partecipanti hanno applicato i protocolli di sicurezza in preparazione a un possibile abbordaggio, ma continuiamo a navigare verso Gaza”.

 

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In più momenti gli equipaggi hanno segnalato disturbi elettronici e manovre aggressive da parte di una nave militare israeliana, che avrebbe danneggiato i sistemi di comunicazione delle imbarcazioni di testa Alma e Sirius. L’attivista Yasmine Acar ha postato un video in cui richiama l’equipaggio della nave in cui è a bordo per prepararsi ad un avvicinamento di imbarcazioni israeliane.

Nel successivo filmato postato sui social invece, Yasmine conferma di come la nave sia sempre più vicina a Gaza – nella “zona ad alto rischio” – e di come ci sia stato l’avvicinamento di una grossa imbarcazione all’improvviso e di come siano state diverse le navi non facenti parte della spedizione avvistate nella notte oltre ad una ventina di droni. Segnali di come l’abbordaggio di Israele sia sempre più imminente.

 

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“Nonostante la perdita di dispositivi elettronici, nessuno è rimasto ferito e continuiamo ad andare avanti”, hanno scritto gli attivisti sui social. Un partecipante tedesco ha raccontato: “Sono venuti molto vicini con una grande nave e motoscafi, hanno paralizzato i nostri sistemi di comunicazione e poi se ne sono andati. Ora ci dirigiamo a Gaza”.

La Global Sumud Flotilla in avvicinamento a Gaza

Il deputato del Pd Arturo Scotto, a bordo della flottiglia, ha dichiarato:

“Siamo a 130-135 miglia dalla costa di Gaza. Al momento non abbiamo avuto segnali di alt da Israele ma siamo in allerta permanente. Siamo consapevoli che in giornata potremmo essere avvicinati per l’abbordaggio”.

Gli equipaggi hanno raccontato una “notte insonne” fatta di manovre di disturbo e intimidazioni:

“Ovviamente una tattica per logorarci – ha detto l’attivista Samuel Rostol – ma le stiamo prendendo tutte con il sorriso”.

Nelle stesse ore è stata segnalata una crescente attività di droni sulle imbarcazioni, mentre la fregata Alpino della Marina italiana ha comunicato che non oltrepasserà il limite delle 150 miglia dalle coste di Gaza, emettendo il suo ultimo avviso ufficiale.

Meloni avverte, la delegazione italiana replica

Fermatevi o metterete a rischio la pace“, ha avvertito la premier Giorgia Meloni, sottolineando che la missione rappresenterebbe un pericolo per il piano americano. A replicare è stata la delegazione italiana del movimento:

“Avete letto bene: civili disarmati, attivisti nonviolenti e navi cariche di farina e medicinali sarebbero una minaccia alla stabilità? La vera minaccia è l’assedio, non la Flotilla”.

“Leggo che Giorgia Meloni sostiene che se il piano di “pace” di Trump fallirà, sarà colpa della Global Sumud Flotilla. Saremmo onorati di poterci prendere questo merito, ma purtroppo non abbiamo questo potere – ha scritto su Facebook la portavoce italiana Maria Elena Delia -. Quello, però, di ribadire che il diritto intermazionale non può essere applicato solo ad alcuni, questo potere ce l’abbiamo e lo rivendichiamo. Israele non ha alcun diritto sulle acque in cui stiamo navigando e se ci fermerà commetterà un reato. Questo è quello che avrebbe dovuto scrivere Giorgia Meloni, in un mondo normale, ma forse in quel mondo il nostro paese non sarebbe in mano a lei e al suo governo“.

Intanto, sui canali ufficiali, la Global Sumud Flotilla ha ribadito:

“Restiamo vigili mentre entriamo nell’area dove le precedenti flottiglie sono state intercettate e attaccate. Tenete gli occhi puntati sulla missione, tenete gli occhi puntati su Gaza. Continuiamo a navigare senza lasciarci scoraggiare dalle minacce”.

Attualmente la spedizione si trova a circa 100 miglia da Gaza, nel cuore della zona a rischio, con l’allerta che resta alta in vista di un possibile imminente abbordaggio.