Gli ucraini tolgono i cartelli stradali per disorientare i russi (e anche Google dà loro una mano)
Mentre la segnaletica stradale viene distrutta e cambiata, Google Maps disattiva in Ucraina il servizio che consente di conoscere quali siano le aree dello Stato più popolate in tempo reale.
Un'abile strategia quella messa in atto dall'Ukravtodor, l'Agenzia ucraina per la gestione delle strade, per disorientare i soldati russi ed impedire loro di avanzare nella giusta direzione verso le grandi città. Attraverso Facebook, la società che controlla la viabilità nazionale, ha invitato i cittadini ad abbattere i cartelli o a cambiare la direzione della segnaletica stradale: "Smontiamola su tutte le strade del Paese. Il nemico non conosce le zone e non sa orientarsi". Lo stratagemma dell'Ukravtodor è stato poi sostenuto persino da Google che, per aiutare la popolazione locale, ha deciso di disattivare il servizio Maps che indica le aree ucraine più affollate.
Gli ucraini tolgono i cartelli stradali per disorientare i russi
"Smontiamola su tutte le strade del Paese. Il nemico non conosce le zone e non sa orientarsi. Aiutiamoli ad andare all'inferno".
Con questo messaggio l'Ukravtodor, l'Agenzia ucraina per la gestione delle strade, ha messo in atto una forma alternativa di resistenza per disorientare i soldati russi in avanzata verso le grandi città dell'Ucraina. Attraverso il loro canale ufficiale su Facebook, la società che gestisce la viabilità nazionale, ha invitato i cittadini ad intervenire sulla segnaletica stradale.
Lo stratagemma ideato dall'Ukravtodor prevede infatti o la completa distruzione dei cartelli stradali o il cambiamento sia delle direzioni di marcia, sia delle parole riportate sulle insegne stradali, coi nomi delle città sostituiti da insulti rivolti ai militari russi. Il cartello mostrato in copertina, ad esempio, riporta le seguenti frasi: "Andate a farvi fottere” e "Andate a farvi fottere in Russia".
IL POST DELL'UKRAVTODOR:
L'invito è stato subito accolto da tutti i cittadini ucraini, pronti a qualsiasi cosa pur di non farsi sottomettere dall'avanzata russa. A sostegno di quest'ingegnosa iniziativa, inoltre, è arrivato anche l'aiuto di un "alleato" informatico.
Anche Google dà una mano agli ucraini
In aiuto dell'abile strategia dell'Ukravtodor è giunto anche Google. L'azienda statunitense, al fine di aiutare la popolazione locale, ha deciso di disattivare il servizio Maps in Ucraina che indica le aree più affollate della nazione. Questo blocco consente così di evitare che i russi vengano in possesso di informazioni potenzialmente strategiche, trovando in modo gratuito e da remoto i luoghi in cui si nascondono i civili o dove si celano i gruppi della resistenza armata.
Maps, tuttavia, non ha interrotto i servizi di navigazione: il navigatore di Google è rimasto infatti attivo per consentire ai cittadini ucraini di conoscere quali strade siano più adatte per una possibile fuga dallo Stato. Già centinaia di migliaia di profughi, infatti, hanno varcato il confine polacco e molti di più potrebbero presto mettersi in viaggio. Le mappe di Google, in questo senso, potranno tornare utili.
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