proteste nelle principali piazze

Francia, Lecornu nuovo premier dopo la caduta di Bayrou: sfida (difficile) di alleanze e numeri

39 anni, ministro della Difesa e fedelissimo di Emmanuel Macron, dovrà affrontare una Assemblée Nationale frammentata, con maggioranza instabile e clima politico teso

Francia, Lecornu nuovo premier dopo la caduta di Bayrou: sfida (difficile) di alleanze e numeri

La Francia affronta una nuova fase di instabilità politica. Dopo appena nove mesi, l’esperienza del premier François Bayrou si è chiusa con la sconfitta sul voto di fiducia del 9 settembre 2025. La causa immediata è stata la mancata approvazione del piano di risparmi da 44 miliardi di euro, misura centrale per contenere un deficit pubblico al 5,8% del Pil e un debito ormai al 113% del Pil.

Bayrou aveva avvertito fin dal suo insediamento:

“Davanti a noi abbiamo un Himalaya di difficoltà”. Ma la legge di bilancio da lui proposta, definita “lacrime e sangue”, si è trasformata in un boomerang politico, innescando proteste e costandogli la caduta.

In serata, l’Eliseo ha annunciato la nomina di Sébastien Lecornu, 39 anni, ministro della Difesa e fedelissimo di Emmanuel Macron, come nuovo primo ministro. È il settimo premier sotto i due mandati del presidente.

Le prime mosse del nuovo premier

Appena nominato, Lecornu ha ringraziato Macron per la fiducia e ha espresso riconoscenza al suo predecessore Bayrou, sottolineandone il coraggio politico.

Il 10 settembre, poche ore dopo il passaggio di consegne, il neo premier ha avviato un ciclo serrato di consultazioni. Primo incontro ufficiale, quello con l’ex premier Gabriel Attal. L’obiettivo immediato è chiaro: trovare intese parlamentari per approvare la legge di bilancio 2026, il capitolo su cui è caduto Bayrou.

Secondo fonti vicine, Macron gli ha affidato una missione precisa: negoziare e mediare, cercare alleanze prima ancora di comporre un governo. Lecornu, ex militante dei Républicains passato al macronismo fin dall’inizio, gode della reputazione di buon mediatore. Ma dovrà affrontare una Assemblée Nationale frammentata, con maggioranza instabile e clima politico teso.

Le difficoltà politiche ed economiche

Il cuore della crisi resta economico: il debito pubblico, gonfiato prima dalla pandemia e poi dalla guerra in Ucraina, rende necessari tagli e riforme impopolari. Bayrou è caduto proprio tentando di approvare misure di austerità, e per Lecornu la sfida sarà identica.

Le opposizioni hanno reagito con durezza: Marine Le Pen ha definito la nomina “l’ultima cartuccia del macronismo”, mentre Jean-Luc Mélenchon ha liquidato la scelta come “una triste commedia”.

La piazza e l’ordine pubblico

Parallelamente, l’instabilità politica è scesa in strada. Manifestazioni con lo slogan “Blocchiamo tutto” hanno coinvolto diverse città – da Parigi a Nantes, fino a Lione. Il governo ha dispiegato oltre 40.000 agenti per mantenere l’ordine.

Il ministro dell’Interno uscente, Bruno Retailleau, ha minimizzato: “La notte è stata calma, ma dall’alba sono iniziate le prime azioni”. Tuttavia, i disagi restano, con decine di fermi già registrati.

Lecornu ha rivolto un messaggio diretto ai francesi: “Sono consapevole delle vostre aspettative e difficoltà. Lavorerò con umiltà per riuscire”.

La mozione contro Macron

A rendere il quadro ancora più incerto, ieri La France Insoumise (LFI) ha depositato una mozione di destituzione contro il presidente Macron. Il testo, firmato da 86 deputati di sinistra, accusa il capo dello Stato di aver “violato la Costituzione”, di comportarsi da “autocrate” e di “minacciare la Repubblica”.

Nessun deputato socialista o verde ha aderito, e i media sottolineano che la mozione non ha alcuna possibilità concreta di portare alla rimozione del presidente. Rimane però un segnale politico forte, che alimenta la tensione istituzionale.

Uno scenario incerto

La Francia si trova dunque davanti a un bivio: un nuovo premier giovane e fedele a Macron, ma con una missione ardua e numeri parlamentari fragili. L’instabilità rischia di avere conseguenze dirette sull’economia, con possibili effetti recessivi e un aumento dei costi del debito.

Il compito di Lecornu sarà quello di garantire la governabilità e costruire una maggioranza, obiettivo che il suo predecessore non è riuscito a raggiungere. Ma i prossimi mesi si annunciano complessi, perché i numeri – sul piano politico ed economico – restano difficili da trovare.