Viaggio a rischio

Flotilla, il comandante: “Il prossimo attacco farà morti e feriti”

Stefano Bertoldi era alla guida della Zefiro, una delle navi colpite dai droni il 22 settembre

Flotilla, il comandante: “Il prossimo attacco farà morti e feriti”

“Il prossimo attacco alla Flotilla, se verrà sferrato, e i segnali mi dicono di sì, sarà micidiale. Ci saranno feriti e morti”.

Così in un video pubblicato sui social Stefano Bertoldi, il comandante della nave Zefiro, una di quelle della Flotilla per Gaza costretta a fermare la sua rotta verso il Medioriente dopo essere stata colpita da un drone.

Bertoldi: “Il prossimo attacco alla Flotilla sarà micidiale”

Il comandante della nave Zefiro non è escluso, anzi, la possibilità che ci siano vittime:

“È probabile che stavolta possano esserci gravi feriti ed eventualmente dei morti”.

” L’avvertimento che ci hanno dato l’altro giorno è chiaro: la mia e l’altra barca sono tornate indietro pesantemente colpite dai droni. La barca Zefiro in particolare è stata colpita in maniera chirurgica, in quanto gli israeliani molto probabilmente sapevano che questa barca aveva un albero che poteva reggere il colpo che abbiamo ricevuto e l’avvertimento è stato chiaro: se questo tipo di attacco potente, che ci ha scosso tutti quanti, venisse fatto su altre barche, ce ne sono tantissime, il cui albero è semplicemente appoggiato sulla tuga, cioè sulla parte superiore dell’imbarcazione, gli alberi verrebbero giù”.

Nel suo messaggio, poi, ha invitato gli italiani a manifestare:

“Scendiamo in piazza. Lo so, il tempo è poco. Ci sono partiti e sindacati che si stanno aggregando, va bene tutto. Non siamo intransigenti su questo.  Mi raccomando, impegniamoci, ci sono dei nostri amici, dei nostri cari amici a bordo. Vogliamo che le loro vite siano salvaguardate. Non fidiamoci dei nostri governi, non faranno niente per noi“.

“E’ l’ora del popolo, è l’ora delle persone, anche quelle meno impegnate politicamente, anche quelle più scettiche su questa missione. Ricordatevi, la nostra non è una missione umanitaria per portare pochi pacchi alla popolazione palestinese di Gaza. La nostra è una missione politica. L’assedio deve finire, il genocidio deve finire e soprattutto la vita degli attivisti pacifisti non armati deve essere tutelata”.

L’attacco al Governo

Non è mancato poi un attacco al Governo.

“Ho analizzato l’atteggiamento del nostro governo, irresponsabile a partire da Giorgia Meloni e dal nostro Ministro della Difesa Crosetto. Non avremo nessun tipo di difesa, non saremo scortati. Speriamo che la Spagna faccia il suo e non faccia come Crosetto, che ha annunciato appunto che eventualmente raccoglierà e soccorrerà i feriti”.