Flotilla

Flotilla: abbordata l’ultima barca in fuga. Rientrate le 45 imbarcazioni partite dalla Turchia verso Gaza

I 40 italiani stanno bene. I quattro parlamentari saranno presto rimpatriati

Flotilla: abbordata l’ultima barca in fuga. Rientrate le 45 imbarcazioni partite dalla Turchia verso Gaza

La Global Sumud Flotilla, la flottiglia umanitaria che mirava a rompere il blocco navale imposto alla Striscia di Gaza, è stata fermata, ma una barca resisteva ancora. Almeno sino a poco fa. Lo yacht Marinette, battente bandiera polacca e con sei membri di equipaggio, è stato intercettato e abbordato dalla Marina Israeliana a 42,5 miglia da Gaza. L’imbarcazione rappresentava l’ultima unità operativa della flottiglia, che in origine contava 44 barche.

Flotilla: abbordata la Marnette

In una videochiamata con gli organizzatori, riportata da Al Jazeera, il capitano – un australiano identificatosi come Cameron – aveva spiegato che lo yacht era rimasto indietro a causa di un guasto al motore, ma ora “sta navigando a tutta velocità verso Gaza”. A bordo vi sono attivisti turchi, una donna dell’Oman e lo stesso comandante.

Un video diffuso alle 4 locali (le 6 in Italia) mostrava l’equipaggio al timone mentre il sole sorge, con la nave localizzata a circa 43 miglia nautiche (80 km) dalle acque territoriali di Gaza.

Il tragitto della Marinette

L’avviso di Israele

Il Ministero degli Affari Esteri israeliano ha avvertito la Marinette che tentare di raggiungere l’enclave palestinese equivale a entrare in una “zona di combattimento attiva” e che qualsiasi violazione del blocco sarà impedita.

L’imbarcazione è stata raggiunta e abbordata attorno alle 11 a 42,5 miglia marittime da Gaza.

Il mistero della nave Mikeno

Tra gli episodi più discussi c’è quello della Mikeno, che secondo fonti mediatiche turche sarebbe riuscita a raggiungere le acque di Gaza, perdendo però i contatti con gli organizzatori. Israele, tuttavia, smentisce questa versione, ribadendo che nessuna nave della flottiglia è entrata nelle acque controllate al largo della Striscia di Gaza.

Quarantacinque barche in viaggio dalla Turchia

Ma non era la sola nave in viaggio verso Gaza. Nella giornata di giovedì 2 ottobre 2025, una quarantina di imbarcazioni è salpata dal porto di Arsuz, nel sud-est della Turchia, per unirsi alla Global Sumud Flotilla.

A bordo si trovano attivisti che sventolano bandiere turche e palestinesi, diretti verso il Mediterraneo orientale.

Nella mattinata, però, anche queste sono rientrate in porto.

Israele: attivisti a processo prima di essere rilasciati

La polizia israeliana, intanto, ha confermato che 470 attivisti della Global Sumud Flotilla sono stati arrestati dopo essere stati intercettati dalla Marina israeliana mentre tentavano di rompere il blocco navale imposto alla Striscia di Gaza.

Secondo le autorità, al porto di Ashdod sono stati dispiegati oltre 600 agenti, funzionari carcerari e personale dell’immigrazione per gestire l’arrivo dei fermati. Gli attivisti, provenienti da 41 imbarcazioni, sono stati sottoposti a un “approfondito processo di ispezione” prima di essere consegnati all’Autorità per la popolazione e l’immigrazione e al Servizio carcerario israeliano per ulteriori accertamenti in vista dell’espulsione.

Gli attivisti italiani: il punto dell’ambasciatore Luca Ferrari

L’ambasciatore d’Italia in Israele, Luca Ferrari, ha fatto invece il punto sulla situazione dei quaranta italiani:

“Ho parlato con i quattro parlamentari italiani rilasciati dalle autorità israeliane e con gli altri attivisti italiani ad Ashdod. Stanno tutti bene, non c’è stato alcun maltrattamento”.

Ferrari ha inoltre confermato che il console italiano incontrerà a breve gli attivisti detenuti nel carcere di Ketziot, mentre le autorità italiane stanno lavorando per ottenere la liberazione di tutti i connazionali. I quattro parlamentari già rilasciati si trovano all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, in partenza per Roma Fiumicino.

La Farnesina e il ministro Tajani

In una nota ufficiale, la Farnesina ha comunicato che il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto un colloquio telefonico con i parlamentari italiani fermati e poi liberati nella notte:

  • Marco Croatti (M5S, senatore)
  • Annalisa Corrado (eurodeputata, AVS)
  • Arturo Scotto (deputato, PD)
  • Benedetta Scuderi (eurodeputata, AVS).

Tajani ha sottolineato che il personale dell’ambasciata sta chiedendo a Israele visite consolari immediate e la liberazione di tutti gli altri attivisti ancora trattenuti. Inoltre, è stata avanzata la richiesta di organizzare un volo charter per il rimpatrio in Italia.