Esenzione dazi per pc e smartphone solo temporanea in attesa di nuova categoria tariffaria
Borse asiatiche in salita. Tour del presidente cinese in Sud Est Asiatico: "Protezionismo danneggia tutti"

L'esenzione dei dispositivi elettronici come smartphone e computer dai dazi imposti dagli Stati Uniti è destinata a durare poco. A chiarirlo è stato il segretario al Commercio statunitense Howard Lutnick in un'intervista ad ABC News, spiegando che tali prodotti potrebbero presto rientrare in una nuova categoria tariffaria dedicata ai semiconduttori, la cui introduzione è attesa "fra un mese o due".
Riportare la produzione negli Usa
"La misura annunciata ieri è solo provvisoria", ha affermato Lutnick, ribadendo che l’indagine del governo americano sulla catena di approvvigionamento dei semiconduttori potrebbe portare all’imposizione di nuove tariffe specifiche anche su dispositivi come iPhone, computer e pannelli solari.
L’obiettivo dichiarato dell’Amministrazione Trump è riportare la produzione di chip, schermi piatti e farmaci all’interno dei confini statunitensi, riducendo la dipendenza dal Sud-est asiatico, in particolare dalla Cina.
Donald Trump ha poi rincarato la dose in un post su Truth: "Nessuno sarà risparmiato per gli squilibri commerciali e le barriere tariffarie che altri Paesi, in particolare la Cina, hanno imposto a noi".
Il presidente ha ribadito che "non è stata annunciata alcuna eccezione tariffaria" e che si sta valutando l’intera catena di fornitura elettronica nell’ambito delle prossime indagini sulla sicurezza nazionale.
Nel frattempo, le autorità statunitensi hanno iniziato a discutere in modo informale con la Cina tramite intermediari. "Ci sono state comunicazioni soft", ha confermato Lutnick, lasciando intendere un’apertura, seppur prudente, al dialogo tra Washington e Pechino.
La reazione della Cina e il tour di Xi Jinping
La Cina ha reagito con fermezza. Il portavoce del ministero del Commercio He Yongqian ha definito l'esenzione parziale dai dazi "un piccolo passo", ma ha criticato l'approccio protezionista americano.

"I dazi non hanno risolto alcun problema per gli Stati Uniti, ma hanno danneggiato l’economia globale e la vita quotidiana delle persone".
In questo contesto, il presidente cinese Xi Jinping ha avviato oggi un tour in Vietnam, Malesia e Cambogia, segnando la sua prima missione diplomatica internazionale del 2025. Il viaggio, che durerà fino al 18 aprile, si inserisce in un momento cruciale per le relazioni economiche e commerciali nel territorio asiatico, mentre la guerra commerciale con gli Stati Uniti si intensifica sempre di più.
Borse asiatiche in salita
Nonostante il clima di incertezza, le Borse asiatiche hanno reagito positivamente alle dichiarazioni sull’esenzione temporanea dei dazi sull’elettronica. L'indice Hang Seng di Hong Kong ha registrato un balzo del 2,06%, guidato dai titoli tecnologici. Bene anche Tokyo (+1,53%), Shanghai (+0,80%), Seul (+0,88%) e Sydney (+1,29%). Mumbai ha guadagnato anch’essa il 2,06%, mentre Shenzhen ha mostrato un progresso dello 0,39%.
Anche il mercato valutario ha risentito delle tensioni commerciali: l’Euro ha mostrato un forte rialzo rispetto alla valuta cinese (+5,98%) e al dollaro di Hong Kong (+4,98%). In rialzo anche l’Euro rispetto allo yen giapponese (+0,24%). Intanto, l'economia cinese cerca di correre ai ripari: le esportazioni a marzo hanno registrato una crescita superiore alle attese, mentre le aziende hanno accelerato le spedizioni in vista dell’entrata in vigore delle nuove tariffe statunitensi.