Ennesima sparatoria negli Usa, un uomo apre il fuoco in una chiesa: due morti e un ferito
Con questa vicenda di Vestavia Hills, sobborgo di Birmingham, siamo a quattro casi di sparatoria in soli 22 giorni.
Una scuola, un ospedale e ora anche una chiesa. Non si placano le sparatorie nei luoghi pubblici negli Stati Uniti: dopo le stragi avvenute nelle scorse settimane ad Uvalda (Texas), Tulsa (Oklahoma) e Orlando (Florida), ieri, giovedì 16 giugno 2022, un uomo ha aperto il fuoco in una chiesa di Vestavia Hills, un sobborgo di Birmingham (Alabama). La terribile vicenda si è verificata verso le 18.22, quando alla stazione di Polizia sono giunte numerose segnalazioni. Durante la conferenza stampa dopo la cattura del responsabile, il capitano della polizia ha affermato che tre persone sono state vittima della sparatoria: una è rimasta ferita, mentre le altre due, purtroppo, sono decedute.
Ennesima sparatoria negli Usa, un uomo apre il fuoco in una chiesa: due morti e un ferito
Contando anche quest'ultima, ad oggi, sono quattro le sparatorie totali che si sono verificate negli Stati Uniti in soli 22 giorni. Quattro episodi dove qualcuno ha aperto il fuoco sulla folla nei luoghi pubblici. L'ultima vicenda, in ordine di tempo, ha riguardato una chiesa episcopale di Vestavia Hills, sobborgo di Birmingham in Alabama. Nel corso della giornata di ieri, giovedì 16 giugno 2022, un uomo, verso le 18,22, ha esploso dei colpi d'arma dopo essere entrato nel luogo di culto, mentre era in corso un "potluck", ossia un pasto comunitario in cui tutti portano un piatto.
Subito sono giunte diverse segnalazioni alla stazione di Polizia e diversi agenti si sono immediatamente precipitati nel luogo della sparatoria. Come si apprende dal comunicato emesso su Facebook dalle forze di Polizia, l'aggressore è stato bloccato in poco tempo e la zona è stata subito "bonificata". Come raccontato dal capitano della Polizia di Vestavia Hills, il bilancio delle vittime è comunque tragico: l'uomo che ha sparato, di cui non è stata alcuna informazione, ha ucciso due persone, ferendo una terza. Sulla sparatoria in Alabama non è ancora stato fornito un movente plausibile o alcun altro dettaglio sulla dinamica dei fatti, anche se è stato affermato che non ci siano ulteriori minacce per la comunità.
Quattro sparatorie in 22 giorni
Il conteggio delle sparatorie negli Usa, nel giro di quasi tre settimane, si fa veramente preoccupante. Prima di quest'ultimo episodio in Alabama, altri tre casi simili si erano verificati in altrettanti luoghi pubblici.
Il primo è avvenuto lo scorso 25 maggio 2022: il 18enne Salvador Ramos, verso le 12, è entrato in una scuola elementare a Uvalde, un villaggio rurale del Texas, aprendo il fuoco e facendo una vera e propria strage. Il bilancio è stato di 21 morti, compreso il killer, di cui 19 bambini e due docenti, Eva Mireles e Irma Garcia.
Secondo le immagini riprese dalle telecamere della zona, Ramos ha parcheggiato poco distante dal complesso che ospita circa 600 studenti, poi con il cappuccio della felpa alzato e un giubbotto antiproiettile addosso, è entrato con in mano una pistola e un fucile e ha iniziato a fare fuoco all'impazzata. Immediatamente sono arrivate le forze di polizia e ne è nato un conflitto a fuoco nel quale due agenti sono rimasti feriti mentre il diciottenne è deceduto.
Il secondo drammatico episodio, invece, è avvenuto cinque giorni fa: a Tulsa, la seconda città più grande dello stato dell'Oklahoma, un uomo è entrato in un ospedale e qui ha aperto il fuoco uccidendo quattro persone e ferendone altre dieci. Dopo aver posto fine a questa carneficina si è poi tolto la vita.
La strage è avvenuta al secondo piano del Natalie Medical Building, una reparto che si occupa prevalentemente di medicina sportiva, all'interno dell'ospedale St. Francis. Il killer è entrato in azione nel pomeriggio. Nel suo mirino, secondo quanto trapelato dalle prime indiscrezioni investigative, c'era un medico. Quello che ancora invece non è emerso è se il medico in questione sia stato colpito mortalmente o ferito o se non sia stato trovato dal killer e se questo abbia scaturito un istinto omicida a così ampio raggio.
Il terzo ed ultimo, infine, è accaduto in Florida, vicino ad Orlando, dove un bimbo di soli due anni ha trovato la pistola lasciata incustodita dai genitori, sparando accidentalmente al padre e uccidendolo. Quando gli agenti sono giunti sul luogo del delitto, hanno trovato a madre del bimbo, Marie Ayala, che praticava un massaggio cardiaco al marito, Reggie Mabry, 26 anni.
Inizialmente i poliziotti avevano creduto che l'uomo, morto poco dopo in ospedale, si fosse sparato. Tuttavia, dopo aver interrogato il maggiore dei tre figli della coppia, hanno scoperto che a sparare al 26enne è stato proprio il bimbo di due anni: la pistola era in una borsa che Reggie Mabry aveva lasciato per terra e il bambino, dopo averla trovata, ha sparato al padre che stava giocando a un videogioco su un computer, colpendolo alle spalle. I cinque membri della famiglia, inclusa una figlia di 5 mesi, erano nella stessa stanza al momento dell'incidente. Entrambi i genitori erano in libertà vigilata dopo molteplici reati di negligenza infantile e uso di droghe.