Si è concluso in un clima di apparente distensione l’atteso incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping, durato poco meno di due ore nella base militare di Gimhae, vicino a Busan, in Corea del Sud.
Il vertice, il primo faccia a faccia tra i due dal 2019, ha portato a un’intesa su diversi fronti economici e commerciali, con Trump che ha parlato di “un grande successo” e di “un accordo completo sulle terre rare”.
I punti focali dell’accordo
Al termine dell’incontro, i due leader si sono stretti la mano e salutati tra sorrisi e gesti cordiali, prima che il presidente americano salisse a bordo dell’Air Force One per rientrare a Washington. “Su una scala da 1 a 10, darei a questo incontro un 12”, ha dichiarato Trump ai giornalisti in volo, annunciando la riduzione dei dazi statunitensi sui prodotti cinesi dal 57% al 47%. In cambio, Pechino avrebbe accettato di sospendere per un anno i limiti all’export di terre rare – metalli cruciali per i settori dell’elettronica, della difesa e delle rinnovabili – e di riprendere gli acquisti di soia americana.
President Trump Participates in a Bilateral Meeting with President Xi https://t.co/xTjXtARzpQ
— The White House (@WhiteHouse) October 30, 2025
Trump ha inoltre affermato che la Cina si è impegnata a “lavorare molto duramente” per contrastare la produzione e il traffico di precursori chimici utilizzati nella sintesi del fentanyl, l’oppioide sintetico responsabile di migliaia di morti negli Stati Uniti. In cambio, Washington dimezzerà i dazi legati a quel settore, passando dal 20% al 10%.
Xi: “USA e Cina lavorino insieme per il bene del mondo”
Durante il vertice, Xi Jinping ha sottolineato che Pechino e Washington “possono assumersi congiuntamente le loro responsabilità di grandi potenze e lavorare insieme per il bene del mondo intero”, invitando a “concentrarsi sui benefici a lungo termine della cooperazione piuttosto che cadere nel circolo vizioso delle ritorsioni”. Il leader cinese ha inoltre ringraziato Trump per “il contributo al cessate il fuoco a Gaza” e ha ribadito la disponibilità della Cina a “continuare a costruire una solida base per i rapporti bilaterali”.
.@POTUS shakes hands with China’s President Xi after their historic meeting in South Korea. pic.twitter.com/O3DOxWIJ7d
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Trump, dal canto suo, ha annunciato che si recherà in Cina ad aprile, mentre Xi visiterà successivamente gli Stati Uniti. Ha poi aggiunto che i due Paesi “lavoreranno insieme” anche sulla guerra in Ucraina:
“Ne abbiamo parlato a lungo e cercheremo di ottenere qualcosa”, ha detto il presidente americano, precisando che la questione di Taiwan non è stata discussa.
President Donald J. Trump meets with Chinese President Xi Jinping in South Korea.
“I think we’re going to have a fantastic relationship for a long period of time, and it is an honor to have you with us.” pic.twitter.com/ISpVBzkvN3
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Secondo l’agenzia Xinhua, i team economici e commerciali dei due Paesi “hanno scambiato opinioni approfondite su importanti questioni economiche e hanno raggiunto un consenso sulla loro risoluzione”. Entrambe le delegazioni dovranno ora finalizzare i dettagli tecnici dell’intesa, che resterà in vigore per almeno un anno e sarà rinegoziata periodicamente.
Il clima ottimistico di Busan ha segnato un contrasto con le settimane di tensione e di retorica aggressiva che avevano preceduto il vertice. L’incontro, frutto di un lungo lavoro preparatorio tra le delegazioni, sembra aver disinnescato – almeno per ora – il rischio di una nuova escalation nella guerra commerciale tra le due maggiori economie mondiali.