Drusi israeliani entrano in Siria, l'Idf spara sul quartier generale delle forze armate di Damasco
Nell'ultima settimana le battaglie tra i drusi e i clan tribali locali hanno provocato oltre cento vittime

In Medio Oriente non basta la ferita mortale sempre sanguinante della Striscia di Gaza, anche la Siria è ripiombata nel caos: Israele bombarda ora anche il quartier generale dell’esercito siriano a Damasco e respinge gli appelli dell'Onu e degli Stati Uniti, continuando a colpire la Siria in difesa della minoranza drusa (che mescola elementi di islam, ebraismo e cristianesimo).
Il Ministero della Difesa israeliano ha ammassato truppe e vuole il ritiro da quella provincia meridionale fino al confine, dove sono in corso da giorni scontri tra i drusi e i beduini sunniti che combattono per il presidente siriano.
Le vittime in tre giorni sono già più di 250 i civili denunciano esecuzioni sommarie e centinaia di drusi stanno entrando armati da Israele in Siria.
Siria: drusi israeliani varcano il confine
L'incursione dei drusi è avvenuta nell'area di Majdal Shams con l'obiettivo di raggiungere il villaggio druso siriano di Hader.
L’incidente è avvenuto dopo che Wafa Al-Shaar, un’attivista della città drusa di Mas'ade, sulle alture del Golan, ha dichiarato di non avere ancora avuto notizie dei suoi parenti nella provincia a maggioranza drusa di Suweida, nel Sud della Siria, interessata da gravi scontri scoppiati domenica.
Almeno cento vittime nella guerriglia
Finora la guerriglia tra i gruppi armati drusi e i clan tribali della zona, sostenuti dal regime siriano, ha provocato un centinaio di vittime nell'ultima settimana.
Epicentro delle violenze è la provincia siriana di Sweida, a netta maggioranza drusa. La zona situata sulle Alture del Golan confina con Israele, dove vivono circa 150.000 drusi .
L'intervento di Israele
L'Idf è intervenuto nella giornata di mercoledì 16 luglio 2025, e in una breve nota ha annunciato di aver colpito l’ingresso del quartiere generale delle forze armate siriane nella zona della capitale Damasco. I
"Continueremo a monitorare gli sviluppi e le azioni del regime contro i civili drusi nella Siria meridionale”, hanno scritto dall'Idf.