Cinque droni non identificati hanno sorvolato nella serata di giovedì 4 dicembre 2025 la base sottomarina di Ile Longue, in Bretagna, uno dei siti militari più sensibili della Francia e pilastro della deterrenza nucleare nazionale.
L’avvistamento, come spiegano le autorità transalpine, è stato registrato intorno alle 19:30 e ha portato all’intervento immediato del battaglione di fanteria di marina incaricato della sicurezza del perimetro, che ha effettuato diversi tiri antidrone nel tentativo di neutralizzare i velivoli.
La gendarmeria marittima, che coordina il dispositivo di sicurezza insieme a un battaglione di fucilieri, ha confermato la presenza di cinque droni identificati tramite sistemi tecnici di monitoraggio. Al momento, né la Prefettura Marittima Atlantica né la Procura della Repubblica hanno rilasciato commenti ufficiali sull’episodio.
Un sito strategico per la dissuasione nucleare francese
La base dell’Ile Longue, situata nella rada di Brest, ospita gli SNLE (Sous-marins Nucléaires Lanceurs d’Engins), i sottomarini a propulsione nucleare armati con missili balistici M51. Si tratta dell’infrastruttura al centro della forza di dissuasione strategica francese: quattro sottomarini sono mantenuti in stato operativo e, secondo la dottrina nazionale, almeno uno è costantemente in mare.

L’area è sorvegliata da circa 120 gendarmi della Marina, supportati da unità specializzate in difesa antidrone e sistemi di rilevamento avanzati. Nonostante le severe restrizioni di sorvolo, episodi analoghi non sono del tutto inusuali: tra il 17 e il 18 novembre 2025, un altro drone era stato avvistato sopra la penisola di Crozon, su cui sorge la base.
Un fenomeno in crescita: droni vicino a siti militari europei
Il sorvolo di Ile Longue si inserisce in un contesto più ampio di crescente attività dronistica attorno a infrastrutture critiche europee. Negli ultimi mesi, diversi Paesi del Nord e dell’Est Europa hanno segnalato incursioni di droni in prossimità di aeroporti, basi militari e impianti energetici, spesso considerate azioni di guerra ibrida o tentativi di interferenza da parte di attori statali ostili.
A settembre, durante un’incursione massiccia di droni in Ucraina, la NATO e le forze armate polacche hanno abbattuto diversi velivoli russi penetrati nello spazio aereo della Polonia, in quello che Reuters ha descritto come il primo abbattimento di droni russi da parte di un Paese membro dell’Alleanza dall’inizio del conflitto del 2022.
Parallelamente, il tema della difesa dello spazio aereo a bassa quota sta diventando cruciale in tutta Europa. In Germania, il governo ha approvato nel 2025 un disegno di legge che autorizza la polizia federale a neutralizzare droni non autorizzati tramite armi da fuoco, sistemi laser e tecniche di disturbo dei segnali, in risposta a una serie di avvistamenti ritenuti sospetti nelle vicinanze di aeroporti e basi militari.
Sicurezza e nuove minacce: un dossier in evoluzione
L’episodio di Ile Longue aggiunge un tassello a un quadro di crescente attenzione verso minacce a bassa quota, difficili da intercettare e potenzialmente in grado di mettere in discussione la sicurezza di siti militari ad alta sensibilità. Le autorità francesi stanno ora lavorando per chiarire origine, traiettoria e finalità dei droni coinvolti, mentre l’evento alimenta il dibattito europeo sulla necessità di rafforzare le difese antidrone attraverso norme aggiornate e tecnologie più avanzate.