NUOVA NOMINA

Dopo la strage, Zelensky licenzia il governatore e il capo dell'amministrazione militare di Sumy

"L'attacco frutto non solo della sete di sangue di Mosca, ma anche della negligenza di funzionari ucraini"

Dopo la strage, Zelensky licenzia il governatore e il capo dell'amministrazione militare di Sumy
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In seguito al devastante attacco russo che ha colpito la città ucraina di Sumy domenica 13 aprile 2025, provocando la morte di almeno 34 civili – tra cui due bambini – e ferendo quasi 120 persone, il presidente Volodymyr Zelensky ha rimosso dall’incarico Volodymyr Artyukh, capo dell’amministrazione statale regionale di Sumy, e Artem Lisohor, governatore della provincia di Lugansk.

"Grave negligenza dei funzionari ucraini"

La decisione arriva dopo che Artyukh aveva ammesso la presenza di un evento militare nella capitale della regione proprio il giorno dell’attacco, pur prendendone le distanze: "Non sono stato io a convocarlo, sono stato invitato" aveva dichiarato, evitando però di rivelare chi fosse l’organizzatore. "Questo è un altro discorso", aveva concluso, lasciando ombre sull’intera gestione dell’evento.

A gettare ulteriore benzina sul fuoco, le dichiarazioni del sindaco della vicina città di Konotop, Artem Semenikhin, che ha attribuito parte della responsabilità del raid non solo all’aggressione russa - "l'attacco è stato frutto della sete di sangue di Mosca" - ma anche a "una grave negligenza da parte dei funzionari ucraini".

Dopo la strage, Zelensky licenzia il governatore e il capo dell'amministrazione militare di Sumy
Volodymyr Artyukh

Semenikhin ha confermato che, in uno degli edifici colpiti dai missili, si era tenuta una cerimonia di consegna di medaglie ai soldati della 117ª Brigata, circostanza che – secondo fonti locali – potrebbe essere stata oggetto di una fuga di informazioni, offrendo alla Russia un’occasione mirata per colpire.

Mosca ha rivendicato l’attacco, affermando di aver colpito "una riunione del comando del gruppo operativo-tattico Seversk" con due missili Iskander, sostenendo che almeno 60 militari ucraini sarebbero rimasti uccisi. Le autorità ucraine, tuttavia, non hanno confermato la presenza di personale militare tra le vittime.

Al posto di Artyukh è stato nominato Oleg Grigorov, mentre il ruolo di governatore della provincia di Lugansk passerà ad Oleksi Jarchenko, come annunciato dal portavoce del governo Taras Melnichuk.

"Gli Usa non hanno firmato la condanna"

Gli Stati Uniti hanno deciso di non sostenere la bozza di comunicato del G7 che avrebbe dovuto condannare ufficialmente l’attacco russo alla città ucraina di Sumy, nel quale sono morte 35 persone e centinaia sono rimaste ferite.

Donald Trump e Volodymyr Zelensky

Secondo quanto riportato da Bloomberg e confermato da fonti diplomatiche all’Adnkronos, l’amministrazione Trump avrebbe motivato il rifiuto con la volontà di preservare lo spazio per negoziare la pace con Mosca, nell’ambito dei colloqui in corso per porre fine al conflitto in Ucraina.

La posizione americana ha spinto il Canada, che detiene la presidenza di turno del G7, a rinunciare al comunicato congiunto, ritenendo impossibile procedere senza il sostegno di Washington.

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