Dazi, Trump tende una mano all'Europa: "Ora sono gentili, potremmo fare un accordo, ma sarà diverso dal passato"
Giorgia Meloni: "Al lavoro per scongiurare una guerra commerciale che peserebbe soprattutto sui lavoratori"

Al gioco del "bastone e carota" di Donald Trump oramai ci siamo abituati. E così, dopo aver annunciato dazi al 30% dall'1 agosto 2025 (con tanto di minaccia: "se reagite sarà peggio"), ora il presidente Usa tende una mano all'Europa.
Dazi, Trump tende la mano alla Ue
Che l'intenzione del tycoon fosse di trattare era parso chiaro ai più sin dalle prima ore dopo la lettera shock dei giorni scorsi. Ora Trump spiega bene la sua posizione.
"Gli Stati Uniti sono molto vicini a un accordo commerciale con l'India, mentre un accordo potrebbe essere raggiunto anche con l'Europa, ma è troppo presto per dire se un accordo possa essere raggiunto con il Canada", ha dichiarato in un'intervista a Real America's Voice.
"Europa brutale, ma ora gentile"
Non manca la classica "bacchettata" all'Europa che - a suo dire - avrebbe sempre "maltrattato" gli Stati Uniti.
"L'Unione Europea è stata brutale, e ora si sta comportando in modo molto gentile. Vogliono raggiungere un accordo, e sarà molto diverso dall'accordo che abbiamo avuto per anni", ha aggiunto.
Meloni: "Non ha senso guerra commerciale"
Sul tema è intervenuta in questi giorni anche la premier Giorgia Meloni, ospite del Congresso nazionale della Cisl, a Roma.
"In questi giorni il Governo è al lavoro per scongiurare una guerra commerciale con gli Stati Uniti, che non avrebbe senso e impatterebbe soprattutto sui lavoratori".
"Tutti i nostri sforzi sono rivolti a questo, chiaramente in collaborazione con gli altri leader, con la Commissione europea, che la ha competenza su questo dossier".