Dazi, Trump "punisce" l'India: "Acquista petrolio russo"
"Non si preoccupano di quante persone vengano uccise in Ucraina dalla macchina da guerra russa". L'ira di Nuova Delhi

Donald Trump torna ad agitare lo spettro del protezionismo, puntando il dito contro l’India per i suoi rapporti energetici con la Russia. Il presidente statunitense ha minacciato di aumentare “in modo considerevole” i dazi doganali sulle merci indiane, denunciando l’acquisto di grandi quantità di petrolio da Mosca e la successiva rivendita “con profitti enormi” sui mercati internazionali.
“L’India non solo acquista enormi quantità di petrolio russo, ma poi lo rivende sul mercato libero guadagnandoci molto. Non si preoccupano di quante persone vengano uccise in Ucraina dalla macchina da guerra russa”, ha scritto Trump su Truth Social, annunciando un inasprimento delle tariffe doganali già fissate al 25% dal primo agosto.
Il vice capo di gabinetto di Trump, Stephen Miller, ha rincarato la dose accusando l’India di “imporre dazi esorbitanti ai prodotti americani”, “truccare il sistema migratorio” e continuare a fare affari con Mosca “come fa Pechino”.
L’ira di Nuova Delhi
La reazione indiana dopo le parole di Donald Trump non si è fatta attendere.
“Prenderci di mira è ingiustificato e irragionevole”, ha replicato con fermezza Randhir Jaiswal, portavoce del ministero degli Esteri di Nuova Delhi. “Come ogni grande economia, l’India prenderà tutte le misure necessarie per salvaguardare i propri interessi nazionali e la sua sicurezza economica”.
Il governo Modi respinge le accuse, ricordando che anche Stati Uniti e Unione Europea continuano a mantenere relazioni commerciali con la Russia in alcuni settori strategici. Fonti del ministero dell’Energia indiano, citate da Bloomberg, hanno inoltre precisato che non sono state impartite istruzioni alle raffinerie – pubbliche o private – per ridurre l’import di greggio russo.

In patria, Narendra Modi ha scelto la via dell’orgoglio nazionale. Dal palco di un comizio, il premier ha esortato alla massima autosufficienza:
“D’ora in poi tutto ciò che compreremo dovrà essere made in India”, un messaggio destinato a rafforzare la linea dura di Delhi nei confronti delle pressioni di Washington.
Il confronto tra Stati Uniti e India sembra quindi destinato a intensificarsi, con le nuove tariffe che entreranno in vigore già dal 7 agosto. E mentre la diplomazia cerca spiragli per evitare un’escalation, il duello tra Trump e Modi rischia di trasformarsi in un vero e proprio braccio di ferro commerciale.