Da oggi partono i dazi imposti da Trump a Messico, Canada e Cina
L'ultima sparata: "Favoriscono l'ingresso di clandestini e fentanyl"
Dalla giornata di oggi, sabato 1° febbraio, entrano ufficialmente in vigore i dazi imposti dal presidente Donald Trump contro i vicini Messico e Canada e anche contro la Cina. Una mossa destinata a far tremare i mercati globali e a scatenare reazioni.
Dazi di Trump per Messico, Canada e Cina
Le tasse imposte dal presidente degli Usa Trump saranno del 25% per Messico e Canada e del 10% per Pechino. La decisione di inasprire la politica commerciale rientrava nelle promesse fatte durante la campagna elettorale. Ma perché sono proprio questi i primi paesi colpiti dai dazi?
"Questi paesi favoriscono l'invasione di migranti e di fentanyl che sta uccidendo migliaia di americani", ha affermato il tycoon con la sua ultima sparata.
"Favoriscono l'invasione di migranti e fentanyl"
L’accusa ai tre Paesi è pesantissima, sarebbero responsabili del traffico di migranti e sostanze stupefacenti verso gli Stati Uniti. Una tesi destinata a suscitare forti polemiche e reazioni diplomatiche da parte dei governi coinvolti.
Ma la strategia protezionistica dell’ex presidente non si ferma qui. Trump ha infatti lanciato un monito ai BRICS, il blocco economico emergente composto da Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica e che recentemente ha visto l’adesione di Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Iran e Indonesia.
Secondo il tycoon, se il gruppo dovesse creare una valuta alternativa al dollaro o sostenerne una, scatterebbero dazi al 100% sulle importazioni dai loro Paesi.
Le tasse all'Unione Europea
L'Unione Europea non è ovviamente esente dalla stretta protezionistica. Trump ha infatti annunciato che imporrà tariffe anche al Vecchio Continente accusandolo di aver “trattato male” gli Stati Uniti sul piano commerciale.
Un colpo che potrebbe avere pesanti ripercussioni sulle economie europee con particolare attenzione all’Italia. Il nostro Paese potrebbe infatti subire un contraccolpo economico significativo.
Dazi all'Italia?: "Vedremo"
Secondo le stime di Prometeia, con dazi al 10%, il conto per l’Italia salirebbe da 2 fino a 9 miliardi. Ma la posizione italiana potrebbe essere più sfumata rispetto ad altri Paesi europei. Trump ha sempre espresso apprezzamenti per la nostra premier.
"Vedremo, Meloni mi piace molto", aveva dichiarato il presidente in merito ai dazi.
Questo potrebbe tradursi in un trattamento più morbido nei confronti dell’Italia? La risposta arriverà prossimamente.