Tensione crescente

Crosetto: “Trump ha detto chiaramente che l’Europa non gli serve”. E Musk: “L’Ue va abolita”

La nuova Strategia di sicurezza nazionale degli Usa e la sanzione dell’Ue a Elon Musk per violazioni del Digital Services Act mettono in luce le tensioni crescenti tra Washington e Bruxelles

Crosetto: “Trump ha detto chiaramente che l’Europa non gli serve”. E Musk: “L’Ue va abolita”

Aria di grande tensione tra l’Europa e gli Stati Uniti. Due fronti distinti — la nuova Strategia di sicurezza nazionale degli Usa e la sanzione dell’Ue a Elon Musk per violazioni del Digital Services Act — mettono in luce le tensioni crescenti tra Washington, Bruxelles e le principali piattaforme tecnologiche.

Crosetto: “Gli Usa guardano alla competizione con la Cina. L’Ue non è più centrale”

Nel piano della strategia nazionale Usa redatto in 33 pagine e firmato dallo stesso Trump emerge la “fotografia” di “un’Europa travolta dall’immigrazione, smarrita nella propria identità e sull’orlo di dissolversi come faro culturale dell’Occidente”.

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Il presidente Usa Donald Trump

Nei “capitoli” dedicati all’Europa, il numeri uno della Casa Bianca ha tracciato una diagnosi drastica: oltre ai problemi economici, l’Europa sarebbe esposta al “rischio reale” di vedere tramontare la propria civiltà “entro vent’anni o meno”.

Commentando la nuova Strategia di sicurezza nazionale americana, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha sottolineato in un post su X come la traiettoria della politica statunitense fosse chiara già prima della presidenza Trump: una competizione “sempre più difficile, complessa e dura” con la Cina, destinata a diventare il fulcro di ogni scelta politica e strategica di Washington.

Secondo Crosetto, la nuova dottrina “esplicita che l’Ue serve poco o nulla” agli Stati Uniti in questo contesto. Il ministro ricorda di aver preannunciato da anni un progressivo disimpegno Usa dalle garanzie di difesa concesse all’Europa dal dopoguerra:

“È accaduto ciò che era previsto, con una tempistica più accelerata di quanto temessi”.

Il nodo principale, avverte, riguarda la sicurezza:

“Dovremo pensare a ciò che finora ci era stato fornito gratuitamente dai nostri alleati statunitensi: sicurezza, difesa e deterrenza, non solo militari”.

Per affrontare questa fase, Crosetto rivendica il rafforzamento dei rapporti bilaterali con Paesi in Africa, nel Golfo, in Asia, Sud America e Australia, così da consolidare sicurezza economica, energetica e approvvigionamenti strategici.

L’Europa tra investimenti, difesa comune e resistenze interne

Per il ministro, l’Ue rimane comunque “un luogo naturale” per costruire partenariati capaci di sostenere investimenti e progetti che i singoli Stati non possono affrontare da soli. Ma avverte: recuperare il ritardo su tecnologie cruciali richiederà risorse ingenti, pubbliche e private, e lo stesso vale per la difesa comune:

“Più siamo, più siamo forti, e meno costa”.

Crosetto descrive il momento attuale come una “tempesta” globale in cui nessun Paese, neppure i più grandi, può controllare completamente i flussi del cambiamento. La sfida europea, sostiene, è riconoscerli e orientare la rotta.

La reazione Ue: “Sulle nostre regole decidiamo noi”

“Quando si tratta di decisioni che riguardano l’Unione europea, queste vengono prese dall’Unione europea, per l’Unione europea, comprese quelle che riguardano la nostra autonomia normativa, la tutela della libertà di espressione e l’ordine internazionale fondato sulle regole”.

Lo riferisce un portavoce della Commissione Ue in risposta alla strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. “Il partenariato transatlantico è unico e, come sempre, gli alleati sono più forti insieme”, evidenzia.

Musk: “Abolire l’Unione, restituire la sovranità agli Stati”

Parallelamente al dibattito sulla sicurezza, si accende lo scontro politico e mediatico tra Bruxelles ed Elon Musk. Dopo quasi due anni di indagine, la Commissione europea ha multato X per 120 milioni di euro per violazioni del Digital Services Act, la norma che impone maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione dei contenuti online.

Una situazione che ha provocato già la reazione del vicepresidente americano J.D. Vance che ancora prima dell’ufficializzazione della sanzione aveva dichiarato in un post su X che “circolano voci secondo cui la Commissione Europea multerà X per centinaia di milioni di dollari per non aver applicato la censura”, aggiungendo che l’Ue “dovrebbe sostenere la libertà di parola, non colpire le aziende americane”.

La sanzione rappresenta il primo grande intervento dell’Ue contro una piattaforma sociale ai sensi del DSA. Musk ha replicato duramente, sostenendo su X che “l’Ue dovrebbe essere abolita” e che la sovranità dovrebbe tornare ai singoli Stati.

Orban difende Musk

La multa ha suscitato immediate reazioni nel campo sovranista europeo.

Il premier ungherese Viktor Orbán ha definito la sanzione “emblematica”:

“Quando i padroni di Bruxelles non riescono a vincere il dibattito, chiedono multe. L’Europa ha bisogno di libertà di parola, non di burocrati non eletti”.

Sulla stessa linea, il leader olandese Geert Wilders ha definito la Commissione europea “un’istituzione totalitaria” e ha rilanciato l’idea di abolirla, criticando la multa a X come un attacco alla libertà di espressione.

Un’Europa sotto pressione tra geopolitica, tecnologia e sovranità

Dalla ridefinizione delle alleanze globali alla regolazione del digitale, le recenti tensioni mettono in evidenza come l’Europa si trovi al centro di pressioni esterne e divisioni interne. Da un lato, la necessità di rafforzare difesa e autonomia strategica dopo il ridimensionamento dell’ombrello Usa; dall’altro, il confronto sempre più acceso con le grandi piattaforme e con le forze politiche che contestano il progetto comunitario.

In un contesto internazionale segnato dal confronto Usa-Cina e da una crescente competizione tecnologica, l’Ue è chiamata a definire il proprio ruolo e la propria capacità di azione.