Il ministro della Difesa Guido Crosetto, ospite a Quarta Repubblica, ha affrontato a tutto campo i principali dossier internazionali, dalla guerra in Ucraina al conflitto in Medio Oriente, fino ai temi nazionali.
Ucraina: “Putin non vuole la pace”
Crosetto è stato netto sul conflitto in Ucraina:
“La pace è nelle mani di un solo uomo, che è Putin, e finora non l’ha voluta. Gli europei hanno cercato una soluzione, finché non la trovano devono continuare a difendere l’Ucraina“.

Il ministro ha ricordato come la Russia non abbia smesso “neppure un giorno di bombardare, colpendo anche obiettivi civili per spezzare la tenuta psicologica del Paese” e portando avanti una costante guerra ibrida “fatta di attacchi hacker, disinformazione e interferenze contro chi sostiene Kiev“.
Crosetto ha riconosciuto alcuni “passi avanti” nel processo di pace grazie alle iniziative di Donald Trump:
“Trump ha dato garanzie e una considerazione alla Russia che prima non aveva dagli Stati Uniti. È stato un riconoscimento importante per Putin, che però non ha risposto. Per questo Trump inizia a irritarsi. Quel tappeto rosso che gli ha offerto, però, ha finito per renderlo ancora più forte a Shanghai”.
L’ombra della guerra ibrida
Il ministro ha commentato anche il presunto sabotaggio russo al segnale satellitare dell’aereo della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen:
“È quasi la normalità. Ogni giorno Italia e Paesi europei subiscono centinaia di attacchi hacker e migliaia di campagne di disinformazione. È una nuova forma di guerra, non combattuta con gli eserciti, ma altrettanto potente”.

Crosetto, pur non escludendo nulla, ha espresso dubbi su un coinvolgimento diretto di Mosca nell’episodio:
“Non mi vedo la Federazione Russa colpire a quel livello politico. Piuttosto, attacchi ai sistemi bancari, alle infrastrutture e campagne di fake news”.