CESSATO L'ORDINE

Cremlino: "Tregua finita, scaduto l'ordine di non attaccare siti energetici in Ucraina"

Lo stop di 30 giorni era stata concordata in una telefonata tra Putin e Trump

Cremlino: "Tregua finita, scaduto l'ordine di non attaccare siti energetici in Ucraina"
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La tregua temporanea sugli attacchi russi contro le infrastrutture energetiche in Ucraina è giunta al termine. A confermarlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo cui l’ordine impartito dal presidente Vladimir Putin di sospendere i bombardamenti ha cessato di avere validità.

Peskov: "Il mese di tregua è scaduto"

La sospensione era stata concordata durante una conversazione tra Putin e l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e prevedeva una moratoria di 30 giorni sugli attacchi ai siti energetici in Ucraina. Tuttavia, secondo Peskov, tale moratoria non sarebbe stata rispettata dalla controparte ucraina.

Dmitry Peskov

"Il mese è effettivamente scaduto. Al momento, non ci sono altre istruzioni da parte del Comandante in Capo, il presidente Putin", ha dichiarato Peskov alle agenzie russe.

La dichiarazione arriva in un contesto di negoziati particolarmente complesso tra Mosca e Washington. Il portavoce del Cremlino ha infatti riconosciuto che, nonostante le difficoltà, "si possono già notare alcuni progressi" nel dialogo diplomatico.

"I contatti sono piuttosto difficili perché, naturalmente, l’argomento non è semplice - ha dichiarato Peskov -. La Federazione Russa ha aderito a questa moratoria, il che non si può dire della parte ucraina".

Usa sperano in rapida fine del conflitto

Le parole di Mosca seguono le dichiarazioni del segretario di Stato americano Marco Rubio, che da Parigi – a margine di incontri con rappresentanti europei e ucraini – ha espresso dubbi sulla fattibilità della pace.

Il segretario Usa Rubio a Bruxelles per incontrare i ministri degli Esteri della NATO
Marco Rubio

Secondo quanto riportato da Bloomberg, durante l’incontro a Parigi tra il segretario di Stato Rubio, l’inviato speciale Steve Witkoff, il presidente francese Emmanuel Macron e alti funzionari europei e ucraini, gli Stati Uniti avrebbero ribadito l’intenzione di raggiungere un cessate il fuoco entro poche settimane. I partner europei, secondo fonti diplomatiche, avrebbero espresso sostegno all’obiettivo di una rapida fine del conflitto promosso dall’amministrazione Trump.

Il 24 aprile poi è previsto l’inizio di un nuovo ciclo di negoziati economici tra Stati Uniti e Ucraina, incentrato su un accordo per la cooperazione nel settore dei minerali. Lo ha reso noto il vice ministro dell’Economia ucraino Taras Kachka.

Proseguono gli attacchi

Nel frattempo, il conflitto armato prosegue. Un attacco missilistico russo con munizioni a grappolo ha colpito Kharkiv nella giornata di venerdì 18 aprile 2025, causando almeno un morto e 67 feriti, secondo quanto riferito dal sindaco Igor Terekhov e riportato da RBC Ucraina. Un altro attacco con droni Shahed ha colpito la città di Sumy, provocando un morto e danni a un impianto industriale.

Dall’altro lato del fronte, il Ministero della Difesa russo ha riferito l’intercettazione e distruzione di 56 droni ucraini nella notte, in diverse aree del territorio russo, tra cui le regioni di Voronezh, Belgorod, Crimea, Mar d’Azov, Rostov e Krasnodar.

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