Cosa vuol dire che Mosca ha simulato attacchi con missili balistici nucleari
Il mondo si interroga sui test del Cremlino mentre proseguono le trattative diplomatiche e l'Ue prepara altre sanzioni. E si rincorrono ancora le voci di golpe.
Mosca ha simulato attacchi con missili balistici nucleari. E l'Europa rimane ancora una volta col fiato sospeso mentre la guerra continua tra trattative diplomatiche (anche per un incontro del Papa con Putin), sanzioni dell'Ue e annullamento della parata del 9 maggio nelle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk. Il tutto mentre continuano a rincorrersi le voci di un possibile golpe contro Putin.
Cosa vuol dire che Mosca ha simulato attacchi con missili balistici nucleari
La notizia più allarmante e che in poche ore ha fatto il giro del mondo è che dal Cremlino è partito l'ordine di simulare attacchi con missili balistici nucleari.
Ma esattamente cosa vuol dire?
La spiegazione, insieme all'annuncio ufficiale dell'operazione, è arrivata proprio dal Ministero della Difesa russo. In buona sostanza, le milizie di Mosca si sono esercitate in attacchi simulati con missili capaci di trasportare testate nucleari verso Kaliningrad, città tra la Polonia e la Lituania, "enclave" russa di quasi 500mila abitanti che dà sul Mar Baltico e uno dei maggiori porti.
La simulazione con missili balistici nucleari
La simulazione ha riguardato "lanci elettronici" simulati di sistemi di missili balistici mobili Iskander con capacità nucleare.
Nelle esercitazioni sono stati chiamati all'adunata oltre cento militari, che hanno anche eseguito un'ulteriore simulazione che ha interessato "azioni in condizioni di radiazioni e contaminazione chimica". Sono stati simulati (come già accaduto in altre situazioni) attacchi singoli e multipli contro obiettivi come aeroporti, altri luoghi sensibili e posti di comando di un finto nemico.
Nucleare tema "cald0", la situazione delle centrali
Nel frattempo però quello del nucleare rimane un tema "caldo" e attuale. Tanto che è stato all'ordine del giorno di un vertice tra il direttore generale della società statale russa Rosatom, Alexei Likhachyov, e il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi.
L'incontro si è svolto a Istanbul, in Turchia, per discutere della sicurezza delle centrali nucleari ucraine.
Sotto la lente soprattutto la situazione della centrale di Zaporizhzhia, dove l'Agenzia internazionale vorrebbe inviare una missione di esperti.
Curiosità di questo susseguirsi di aggiornamenti delle cronache, Likhachyov e Grossi si erano già incontrati proprio a Kaliningrad l’1 aprile, dopo l'avvio dell'invasione ucraina da parte delle forze russe.