NUOVO FRONTE

Cosa sta succedendo tra Cambogia e Thailandia e perché può scoppiare un'altra guerra

Il fragile equilibrio è ufficialmente crollato con gli attacchi di ieri vicino al tempio di Ta Muen Thom che hanno provocato diverse vittime

Cosa sta succedendo tra Cambogia e Thailandia e perché può scoppiare un'altra guerra
Pubblicato:

Nuove tensioni tra Thailandia e Cambogia, il fragile equilibrio è ufficialmente crollato giovedì 24 luglio 2025 con gli attacchi vicino al tempio di Ta Muen Thom.

Scontro tra Cambogia e Thailandia

Il monumento si trova in una delle tante zone contese lungo gli 820 chilometri di confine tra i due Paesi e il bilancio dei primi attacchi è pesante: almeno 15 thailandesi morti e 4 cambogiani, mentre oltre 140mila persone hanno lasciato le loro case per paura.

Un'immagine con alcuni degli sfollati

Secondo le autorità thailandesi, la miccia che ha fatto deflagrare lo scontro è stata l'utilizzo di droni da parte della Cambogia per sorvegliare le postazioni militari sul confine e dopo un fallito tentativo di dialogo, l'esercito cambogiano avrebbe colpito con i lanciarazzi, scatenando la rappresaglia di Bangkok.

Da Phnom Penh, la versione è opposta: sarebbero stati i thailandesi ad aprire il fuoco per primi.

Perché potrebbe scoppiare una guerra

Gli scontri sono già ripresi con rinnovata intensità all’alba di oggi, venerdì, sempre attorno al tempio di Ta Muen Thom. Ma quali sono le origini della tensione e perché potrebbe scoppiare una guerra vera e propria?

Dietro l’escalation militare, si nasconde un contenzioso mai risolto che affonda le radici nella storia coloniale della regione. Nel 1907, la Francia - allora potenza coloniale in Cambogia - tracciò un confine che la Thailandia non ha mai riconosciuto.

La questione della sovranità su diversi templi antichi disseminati lungo la frontiera, tra cui Ta Muen Thom e il più noto Preah Vihear, continua a infiammare gli animi. Anche dopo il ritiro di Parigi negli anni cinquanta, la situazione non è mai migliorata.

Il lungo confine e il forte nazionalismo

Nel 2008 le tensioni si sono riaccese dopo che Phnom Penh aveva tentato di iscrivere uno di questi templi come sito UNESCO, scatenando proteste e scontri armati.

Alla base, c'è un forte nazionalismo da entrambe le parti, che impedisce di convivere serenamente. L'attuale situazione ha avuto inizio a maggio quando un soldato cambogiano è morto in uno scontro minore nella regione contesa del Triangolo di Smeraldo.

Da quel momento, entrambe le nazioni hanno progressivamente rinforzato le rispettive truppe. Gli attriti sono poi aumentati con l’installazione di nuove postazioni militari da parte della Thailandia e le restrizioni ai transiti.

L'ultima escalation

Bangkok ha inoltre minacciato di provocare blackout informatici, mentre Phnom Penh ha imposto una vendetta economica che si è concretizzata con lo stop all'import di frutta e verdura e il bando dei film thailandesi.

Nel frattempo, la situazione è degenerata ulteriormente dopo l’esplosione di mine antiuomo: il 16 luglio un soldato thailandese ha perso una gamba e appena due giorni fa cinque soldati sono rimasti feriti, uno gravemente.

A complicare il quadro, la crisi politica in corso a Bangkok. La premier thailandese Paetongtarn Shinawatra è stata sospesa dalla Corte costituzionale dopo la diffusione di un audio compromettente in cui si rivolge con tono ossequioso all’ex primo ministro cambogiano Hun Sen, definendolo “zio” e promettendo di “prendersi cura delle sue necessità”.

La premier sospesa

Massima allerta

Per tutti questi motivi, tra Cambogia e Thailandia potrebbe scoppiare una vera e propria guerra che andrebbe ad aggiungersi ad un quadro internazionale già notevolmente penalizzato da una lunga serie di conflitti.

Mentre le diplomazie si sono ritirate, le armi parlano. Entrambi i Paesi hanno richiamato il proprio staff diplomatico, un gesto che evidenzia l’attuale stallo nei tentativi di mediazione.

La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione l’evoluzione del conflitto in una regione già segnata da instabilità e tensioni.