UCRAINA

Confessa l’assassino dell’ex presidente del parlamento Andryi Parubiy

"La Russia non c'entra, è una vendetta personale contro le autorità ucraine"

Confessa l’assassino dell’ex presidente del parlamento Andryi Parubiy

Mykhailo Stselnikov, il cittadino ucraino arrestato per l’uccisione di Andriy Parubiy, ex presidente del Parlamento e figura centrale della rivoluzione di Maidan del 2014, ha confessato di essere l’autore del delitto. Lo ha dichiarato lui stesso in un video diffuso dai media ucraini:

Sì, l’ho ucciso“, ha ammesso senza giri di parole.

L’omicida ha però negato qualsiasi legame con Mosca, smentendo le ipotesi iniziali della polizia e dei media che parlavano di un coinvolgimento russo.

Questa è la mia vendetta personale contro le autorità ucraine“, ha detto ai giornalisti, spiegando di aver agito per il dolore legato alla morte al fronte del figlio, disperso in guerra dal 2023.

Il delitto

L’agguato è avvenuto sabato scorso a Leopoli. Stselnikov, 52 anni, si è travestito da corriere e ha esploso otto colpi contro Parubiy, assicurandosi che la vittima fosse morta prima di fuggire. È stato catturato nella notte fra domenica e lunedì.

Secondo quanto riferito dagli inquirenti, l’uomo avrebbe sperato in una condanna rapida, così da poter essere inserito in un eventuale scambio di prigionieri tra Kiev e Mosca e cercare così il corpo del figlio.

Un arresto per l’omicidio di Andrij Parubij
Andrij Parubij

La polizia ucraina aveva parlato di un attentato “accuratamente pianificato” con possibile regia russa, ma le dichiarazioni del sospettato aprono ora nuovi scenari. Resta comunque alta la tensione: da quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel 2022, entrambe le parti si accusano a vicenda di organizzare omicidi mirati a figure politiche e militari.

La figura di Parubiy

Andriy Parubiy, 54 anni, era un politico di lungo corso. Ex militante del nazionalismo ucraino, aveva progressivamente assunto posizioni più centriste ed europeiste, pur mantenendo una forte retorica patriottica. È stato presidente della Rada, il Parlamento ucraino, e un volto simbolo delle proteste filo-occidentali del 2004 e del 2014.

Il presidente Volodymyr Zelensky ha definito la sua uccisione “orribile“, sottolineando che il Paese perde una figura simbolica della lotta per l’indipendenza e l’integrazione europea.