Al cinema da aprile

Cocainorso: la vera storia di Pablo Escobear, l'orso strafatto di cocaina che ha ispirato un film

Il film è uscito negli Stati Uniti dove è già un successo. Ma non tutti sanno che è stato tratto da una storia vera (e davvero incredibile)

Cocainorso: la vera storia di Pablo Escobear, l'orso strafatto di cocaina che ha ispirato un film
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Il film si chiama Cocaine Bear, è uscito da poco negli Stati Uniti e arriverà in Italia il 13 aprile con il titolo di Cocainorso. Diretto da Elizabeth Banks ha già incassato nel primo weekend di proiezione 50 milioni di dollari. Ma non è - come si potrebbe pensare - una storia totalmente di fantasia. Si ispira probabilmente a una storia vera, anche se decisamente bizzarra: quella dell'orso che fu ribattezzato Pablo Escobear, con un gioco di parole che mette insieme orso ("bear" in inglese) e il nome del noto trafficante Pablo Escobar.

Cocainorso: la vera storia dell'orso strafatto di cocaina

Cocaine Bear è una commedia horror dai toni  demenziali e splatter che racconta della follia omicida di un animale diventato assassino dopo avere ingerito ingenti quantità di cocaina. Una storia che parrebbe completamente assurda, ma che così assurda non è. Si ispira infatti a un fatto avvenuto realmente (anche se non ci furono omicidi: gli unici a perdere la vita furono il povero orso e lo spacciatore che aveva lasciato incustodita la droga).

La storia di Pablo Escobear

Ma qual è la storia che si cela dietro il film? Per raccontarla dobbiamo fare un salto indietro nel tempo fino al 23 dicembre 1985. Siamo in Georgia (Stati Uniti), nella foresta di Chattahoochee. Qui la Polizia trova il cadavere di un orso. Dalle prime analisi emerge che l'animale ha nel sangue una quantità tra i 3 e i 4 grammi di cocaina. Ma quello che viene fuori dagli accertamenti del medico legale è sconvolgente: il suo stomaco è letteralmente pieno di "polvere bianca".

Poco distante dal cadavere, infatti, vennero ritrovati numerosi contenitori vuoti, aperti con la forza dall'orso, che secondo le indagini avrebbero contenuto circa 30 chilogrammi di cocaina.

“Non c’è nessun mammifero sul pianeta che potrebbe sopravvivere a una cosa del genere. Emorragia cerebrale, insufficienza respiratoria, ipertermia, insufficienza renale, infarto, ictus… immaginate qualunque cosa, quell’orso l’ha avuta“, disse il veterinario che aveva svolto l'autopsia.

Come l'orso trovò la droga

Ma come fu possibile che un orso trovò 30 chili di cocaina in un bosco? Qui entra in scena l'altro protagonista della storia. Si tratta del trafficante di droga Andrew Thornton. Nel settembre di quell'anno Thornton stava contrabbandando droga a bordo di un piccolo aereo che stava sorvolando il cielo della Georgia. Per sfuggire alla Polizia a un certo punto decise di alleggerire il carico e buttò parte della droga nel bosco, dove fu trovata da Pablo Escobear.

E lui, che fine fece? Si lanciò con un paracadute (qualcuno sostiene che l'abbia fatto per sfuggire alla Polizia, altri che l'aereo abbia avuto un'avaria), che però non si aprì. Si sfracellò al suolo in un vialetto di Knoxville, nel Tennessee. Addosso aveva 35 chili di cocaina e armi.

Che fine ha fatto Pablo Escobear

L'orso venne impagliato e le sue tracce si persero per qualche tempo. All'inizio degli anni Novanta il cantante country Waylon Jennings lo acquistò per regalarlo a un amico. Fu poi venduto all'asta e comprato da un imprenditore cinese, che lo portò nel suo Paese.

Qualche tempo fa l’associazione Kentuky for Kentuky lo ha rintracciato e con l'aiuto della vedova dell'imprenditore cinese lo ha fatto tornare in patria. Oggi è esposto al Kentuky Fun Mall di Lexington.

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