accusa l'ex moglie di diffamazione

Che cosa sappiamo del processo in cui Johnny Depp tenta di recuperare la reputazione

Il divo continua a sostenere di non aver mai picchiato una donna e si gioca tutto in questo secondo round, puntando a riabilitare il suo nome.

Che cosa sappiamo del processo in cui Johnny Depp tenta di recuperare la reputazione
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Johnny Depp, con il processo in corso per diffamazione contro l'ex moglie Amber Heard, si sta giocando tutto. Le udienze, che si sono aperte la scorsa settimana, hanno visto un susseguirsi di testimonianze tese a dimostrare che il divo non fosse il marito violento che l'ex compagna - e alcuni media - hanno dipinto in seguito alle pubbliche accuse della donna. L'attore intende certificare non soltanto la sua innocenza ma anche riabilitare la sua immagine dopo essere finito ai margini di Hollywood per via della forte eco internazionale che la versione di Heard ha suscitato.

Johnny Depp: "Mai picchiato una donna"

"Non ho mai picchiato Amber in quel modo né ho mai picchiato una donna in vita mia. Lei ha bisogno di conflitti, ha bisogno di violenza, erutta dal nulla. Poteva iniziare con uno schiaffo, con una spinta, lanciandomi un telecomando in testa, poteva essere un bicchiere di vino in faccia: in tutte queste situazioni il mio obiettivo principale era ritirarmi. Sono stati sei anni difficili in cui un giorno sei Cenerentola e in un micro secondo diventi il Gobbo di Notre Dame", ha dichiarato Depp in tribunale nei giorni scorsi.

La sua testimonianza è andata avanti per tre ore e non sono mancati riferimenti alle presunte violenze subite dall’ex moglie, come quando lei gli avrebbe mozzato un dito:

"Mi ha colpito e mi sono ferito gravemente a una mano, mi usciva sangue come dal Vesuvio in eruzione".

A sostenere la star anche la sorella maggiore, che ha reso testimonianza a suo favore davanti a un Depp visibilmente commosso.

La prima sconfitta in tribunale

Il processo in corso ora è solo l’ultimo atto di una battaglia legale iniziata parallelamente alla decisione di chiudere il matrimonio. Il primo passo lo aveva fatto Amber Heard, accusando l’ex di violenze domestiche: le foto del suo volto segnato avevano fatto il giro del mondo.

In quell'occasione tutte le ex compagne storiche del Pirata dei Caraibi erano corse in suo aiuto negando la presunta indole violenta dell'uomo: da Vanessa Paradis, madre dei suoi due figli, a Winona Ryder. The Sun aveva definito Depp "picchiatore di mogli", motivo per il quale la star aveva citato il tabloid per diffamazione. Era il 2018 e due anni dopo il tribunale avrebbe dato ragione alla rivista, legittimando, in qualche modo, anche le accuse di Amber Heard.

Ora il secondo round

Una sentenza che è suonata una sorta di conferma di colpevolezza per gli Studios, che si sono affrettati ad affrancarsi dalla star. Da un momento all'altro Depp è passato dall'essere un'icona internazionale del cinema a una presenza scomoda dalla reputazione ambigua. Per questo motivo il 58enne punta a una riabilitazione della sua immagine, attraverso questo secondo round in cui l'ex moglie è sotto processo per diffamazione. In ballo c'è anche un risarcimento di 50 milioni di dollari. Una cifra proporzionata ai danni economici che l'interprete ha avuto da questa vicenda, dall’allontanamento dal set di Animali Fantastici 3 all’eliminazione del personaggio di Jack Sparrow dal nuovo capitolo de I Pirati dei Caraibi.

Il video trasmesso in aula

Nelle scorse ore l'ultimo colpo di scena: la difesa di Amber Heard ha mostrato un video, di circa 2 minuti, che mostra l'appartamento di West Hollywood nel quale viveva la coppia. La donna appoggia il telefono sul bancone della cucina, tra una bottiglia e l'altra, nel tentativo di riprendere la scena senza farsi notare da Deep. Lui è visibilmente ubriaco, si muove in maniera confusa, apre gli sportelli della cucina sbattendoli senza un motivo. Si versa un grande bicchiere di vino rosso e impreca contro la moglie. Quando sembra accorgersi del telefono, perde le staffe.

IL VIDEO:

Alle domande in aula, l'attore continua a sostenere di non aver toccato la Heard, nemmeno in quell'occasione:

"È possibile che fossi ubriaco. Mi sono versato un grande bicchiere di vino. L'ho ritenuto necessario. Non stavo cercando di intimidirla. Se fosse stata intimidita, perché mi avrebbe filmato? Se avesse avuto paura di morire come dice, perché non se ne sarebbe semplicemente andata?".

Dopo 15 giorni dall’inizio, l’esito del processo non potrebbe essere più incerto.

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