Carri armati israeliani entrano a Gaza City. Smotrich shock: “Chi resta si arrenda o muoia"
L'Idf si sta posizionando alla periferia di Gaza, con l’arrivo previsto di decine di migliaia di riservisti entro il 2 settembre 2025

I carri armati dell’Idf, l’esercito israeliano, hanno fatto il loro ingresso nel quartiere Sabra, nel cuore di Gaza City. L’emittente Al Jazeera ha diffuso un video che mostra i mezzi blindati israeliani impegnati nell’avanzata. Secondo fonti militari, Israele starebbe preparando una grande offensiva per il controllo totale della città.
Carri armati israeliani entrano a Gaza City
Secondo il Times of Israel l’Idf si sta posizionando alla periferia di Gaza, con l’arrivo previsto di decine di migliaia di riservisti entro il 2 settembre 2025. L’operazione, secondo le stime, potrebbe iniziare nelle prossime settimane e si preannuncia come una delle più ampie dall’inizio della guerra.
Scontro ai vertici: le frasi di Smotrich
Durante un incontro ad alta tensione, il capo di stato maggiore Eyal Zamir si è confrontato con i ministri di estrema destra Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir.
Smotrich, come spesso accaduto, ha utilizzato toni decisi nel riferirsi a Zamir:
“Vi abbiamo ordinato un’operazione rapida. Assediateli. Chi non evacua non deve poter fuggire. Senza acqua, senza elettricità, moriranno di fame o si arrenderanno.”
Parole a cui il capo di stato maggiore avrebbe risposto sottolineando le difficoltà operative di un'operazione del genere. Il tempo però stringe, soprattutto per l'appoggio Usa. Secondo Channel 12, il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo consigliere Ron Dermer avrebbero ricordato che Israele ha il sostegno del presidente statunitense Donald Trump, ma per un periodo limitato, e che Washington spinge per un’operazione “rapida e decisiva” contro Hamas.
Vittime civili in aumento
Nel frattempo la situazione è sempre più drammatica e il bilancio delle vittime continua a crescere. Nella giornata di sabato 23 agosto 2025 sarebbero almeno 51 i morti palestinesi negli ultimi raid, secondo fonti ospedaliere citate da Al Jazeera. Tra questi una quindicina era in attesa di aiuti.
Il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, aggiorna il conteggio dall’inizio del conflitto:
- 62.622 persone uccise
- oltre 157.673 feriti.
Proteste in Israele contro la guerra a Gaza
Mentre l’offensiva militare avanza, cresce anche la protesta interna. A Tel Aviv, centinaia di persone si sono radunate in piazza Habima con slogan come “Fermiamo il genocidio a Gaza” e “Da Gaza a Jenin, basta uccidere i bambini”.
Alla manifestazione hanno partecipato partiti arabi israeliani come Hadash, Balad e Ta’al, insieme a organizzazioni pacifiste tra cui Peace Now, Breaking the Silence e l’Israeli-Palestinian Bereaved Families Forum.