La nomina

Bruno Archi è il nuovo inviato speciale dell’Italia per Gaza: chi è e cosa farà

Tajani: "Sarà il punto di riferimento alla Farnesina per questo tema cruciale”

Bruno Archi è il nuovo inviato speciale dell’Italia per Gaza: chi è e cosa farà

L’Italia ha nominato il suo nuovo inviato speciale per Gaza: si tratta del diplomatico Bruno Archi, attuale rappresentante permanente d’Italia presso il Polo romano delle Nazioni Unite. L’annuncio ufficiale è stato dato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani durante la sua informativa alla Camera sui recenti sviluppi in Medio Oriente.

“Ho deciso di nominare l’ambasciatore Archi, il nostro rappresentante presso la FAO, nuovo inviato speciale del Ministero degli Esteri per la ricostruzione di Gaza, inclusi gli aspetti umanitari. Sarà il punto di riferimento alla Farnesina per questo tema cruciale”, ha dichiarato Tajani.

Chi è Bruno Archi: carriera e profilo del nuovo inviato per Gaza

Nato in Belgio nel 1962, Bruno Archi è un diplomatico di lunga esperienza con una carriera costruita tra ambasciate, istituzioni internazionali e incarichi politici. Laureato in Scienze Politiche all’Università La Sapienza di Roma, ha iniziato la carriera diplomatica negli anni ’90 con incarichi ad Ankara e Copenaghen.

Dal 2000 ha ricoperto ruoli di rilievo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, tra cui quello di Consigliere diplomatico e Rappresentante speciale per i Balcani.

Nel 2010 è stato Rappresentante personale del Presidente del Consiglio per i vertici del G8 e del G20, mentre tra il 2011 e il 2013 ha lavorato come consigliere per le questioni internazionali del Presidente del Senato.
È stato inoltre deputato nella XVII legislatura e, nel 2013, viceministro e sottosegretario agli Affari Esteri.

Dal settembre 2022, Archi rappresenta l’Italia presso le agenzie ONU di Roma (FAO, IFAD e PAM) e ha coordinato il progetto “Food for Gaza”, un’iniziativa congiunta che coinvolge anche Israele e l’Autorità Nazionale Palestinese per la distribuzione di aiuti alimentari nella Striscia.

Il ruolo dell’Italia a Gaza: aiuti, ricostruzione e assistenza sanitaria

Il ministro Tajani ha spiegato che il nuovo inviato speciale avrà il compito di coordinare gli sforzi italiani per la ricostruzione e gli aiuti umanitari destinati a Gaza.

L’Italia, infatti, si prepara a inviare centinaia di tonnellate di viveri e beni di prima necessità, in quella che è stata definita “la più grande operazione umanitaria mai realizzata dal nostro Paese”. La partenza dei primi carichi è prevista per l’inizio di novembre.

Tra le iniziative in programma anche l’invio di strutture sanitarie prefabbricate.

“Il presidente della Regione Abruzzo ha messo a disposizione un ospedale da campo moderno e super attrezzato da inviare a Gaza”, ha dichiarato Tajani, sottolineando che l’Italia “metterà a disposizione le proprie eccellenze sanitarie per assistere bambini e civili colpiti dal conflitto”.

Sicurezza e cooperazione internazionale

Sul fronte della sicurezza, il ministro non ha escluso la possibilità di un contingente di Carabinieri o di altre forze italiane in missione internazionale, se richiesto dalle autorità competenti.

“È ancora prematuro parlarne – ha spiegato Tajani – ma se ci sarà la richiesta di una presenza militare, siamo pronti a valutarla nel rispetto del Parlamento”.

L’Italia, in linea con la posizione della premier Giorgia Meloni, intende rafforzare la propria presenza diplomatica e umanitaria in Medio Oriente, sostenendo la stabilità e la ricostruzione di Gaza attraverso la cooperazione multilaterale e la partecipazione attiva ai progetti ONU.

Una missione strategica per la diplomazia italiana

Con la nomina di Bruno Archi a inviato speciale per Gaza, l’Italia riafferma il proprio impegno nel sostenere la pace, la ricostruzione e gli aiuti umanitari in una delle aree più fragili del Medio Oriente. La sua esperienza diplomatica e politica rappresenta una garanzia di continuità e competenza nel coordinamento delle iniziative italiane e internazionali per la popolazione civile di Gaza.