Blue Origine: atterrate le sei turiste d'eccezione nello spazio. Bezos corre ad abbracciare la futura moglie
Il ritorno sulla Terra è stato un vero e proprio evento mediatico. Il leader di Amazon, fondatore di Blue Origin, ha raggiunto la capsula per assistere in prima persona all’apertura del portellone

Un nuovo capitolo dell’avventura spaziale commerciale si è scritto nel deserto del Texas, dove la navetta New Shepard, lanciata dalla compagnia Blue Origin di Jeff Bezos, è rientrata a Terra dopo aver portato sei donne (fra cui Lady Bezos e Katy Perry) nello spazio suborbitale. La missione, siglata NS-31, ha rappresentato l’undicesimo volo con equipaggio per il razzo riutilizzabile di Blue Origin e il trentunesimo lancio totale del programma.
REPLAY: A New Shepard tradition pic.twitter.com/dSexRmoZl7
— Blue Origin (@blueorigin) April 14, 2025
Blue Origine: atterrate le sei turiste d'eccezione nello spazio
Alle 15:30 ora italiana, tutto è filato secondo i piani: il razzo è decollato dalla base di lancio situata nel Texas occidentale, spingendo la capsula abitata oltre la linea di Kármán, il limite convenzionale tra l’atmosfera terrestre e lo spazio, posto a circa 100 chilometri di altitudine.
Capsule touchdown. Welcome back, NS-31 crew!
— Blue Origin (@blueorigin) April 14, 2025
A bordo, un equipaggio completamente al femminile e altamente eterogeneo, composto dalla cantante pop Katy Perry, Lauren Sánchez (giornalista e compagna di Bezos), la celebre anchor di CBS Gayle King, l’ex scienziata della NASA Aisha Bowe, l’attivista Kerianne Flynn e l’astrofisica Amanda Nguyen. Una formazione che ha catturato l’attenzione globale, mescolando intrattenimento, scienza, advocacy e comunicazione.

Una volta superata la soglia simbolica dello spazio, la capsula si è separata dal razzo vettore e ha continuato la sua ascesa per qualche secondo prima di iniziare la discesa. In quei pochi minuti sospese tra cielo e Terra, le sei passeggere hanno potuto sperimentare l’assenza di gravità, fluttuando all’interno della navetta in un ambiente di microgravità. Emozione, sorrisi e braccia spalancate: un'esperienza intensa, per quanto breve.

Il razzo, come previsto, è rientrato autonomamente, atterrando verticalmente, mentre la capsula abitata ha seguito la sua traiettoria di rientro fino a rallentare la discesa con l’ausilio di tre paracadute principali, atterrando dolcemente sul suolo texano in poco più di dieci minuti dal lancio.
Un evento mediatico
Il ritorno sulla Terra è stato accolto come un vero e proprio evento mediatico. Jeff Bezos, fondatore di Blue Origin, ha raggiunto la capsula insieme a un gruppo di spettatori per assistere in prima persona all’apertura del portellone. È stato proprio lui ad accogliere le sei "neoastronaute", aprendo la capsula e aiutando le passeggere a uscire, una alla volta. A inaugurare la discesa, Lauren Sánchez, seguita da Katy Perry e poi da tutte le altre.
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Il momento è stato trasmesso in diretta dagli account ufficiali di Blue Origin, con una copertura social poderosa. Solo su X (ex Twitter), il rientro di Sánchez è stato seguito da oltre mezzo milione di spettatori. Un trionfo di immagini e contenuti pensati per massimizzare l’attenzione mediatica, a conferma del fatto che per Blue Origin — almeno per ora — lo spazio è anche e soprattutto un palcoscenico.
Turismo spaziale
Il progetto New Shepard, infatti, è destinato principalmente al turismo spaziale. Si tratta di voli brevi, che puntano più all’esperienza personale e alla visibilità pubblica che a obiettivi scientifici di lungo termine. Le missioni, pur avendo un profilo tecnico impeccabile, sono concepite per emozionare, intrattenere e ispirare — anche attraverso l’inclusione di personaggi noti e simbolici.
Il primo volo con equipaggio del New Shepard risale al luglio del 2021, con lo stesso Bezos a bordo. Da allora, la strategia è stata chiara: rendere accessibile — e spettacolare — il sogno di varcare il confine dello spazio, anche solo per pochi, indimenticabili minuti.
Questa missione NS-31 ha confermato la formula: un mix perfetto tra precisione ingegneristica, storytelling ed esperienze esclusive. Un altro passo verso la normalizzazione del turismo spaziale… ma anche verso la sua spettacolarizzazione.