Biden sì, Biden no...che fa il presidente? Lascia o raddoppia?
Il presidente sembra voler rilanciare la sua corsa, ma è ormai un uomo lasciato solo e potrebbe ritirarsi settimana prossima
Oltre che sfogliare la più classiche delle margherite, è ormai diventato un dubbio amletico che non solo sta arrovellando i suoi pensieri, ma potrebbe segnare il futuro degli Stati Uniti e del mondo .
Biden sì, Biden no...che farà il presidente Usa, lascia o raddoppia?
Dare una risposta a questa domanda sembra ormai solo questione di ore, ma la cosa ormai certa è che l'attuale numero uno della Casa Bianca è un uomo sempre più solo, politicamente e umanamente abbandonato al suo destino.
Biden si ritira, ore decisive per la corsa alla Casa Bianca
Come detto dunque c'è attesa per la decisione di Biden su un suo possibile ritiro dalla corsa elettorale che avrà poi il suo epilogo in autunno.
In effetti, in questo fine settimana tutto sembrava ormai deciso in questo senso (complice anche la risonanza mediatica dell'attentato a Trump e il Covid che ha colpito Biden), ma nella serata di ieri, venerdì 19 luglio, attorno alle 20 (ora italiana) è stato lo stesso presidente a rimescolare un po' la carte annunciando:
"Tornerò a fare campagna la settimana prossima, non vedo l'ora. E da settembre ci sarà lo sprint decisivo".
Ma le indiscrezioni in realtà non si fermano e secondo le voci più accreditate Biden starebbe studiando una exit strategy, anche alla luce dei sondaggi secondo cui Trump vincerebbe a mani bassi.
L'addio dopo la visita di Netanyahu?
Ecco allora che sempre secondo le indiscrezioni più gettonate il presidente uscente potrebbe abbandonare la sua corsa elettorale dopo la visita dopo la visita a Washington del premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Netanyahu è infatti atteso per mercoledì nella capitale degli Stati Uniti, al Congresso dove terrà un discorso.
Del resto, aumentano sempre di più i membri del suo partito che spingerebbero per il ritiro.
Bye bye Joe, si punta tutto su Kamala
Ecco perché negli ambienti dei democratici, sembra prendere ormai piede la strada che porta alla candidatura di Kamala Harris, di fatto la vice di Joe Biden.
In attesa che il presidente sciolga (qualcuno spera appunto a giorni) le sue riserve, i dem stanno lavorando per una "campagna ombra" a sostegno della Harris.
L'obiettivo, neanche troppo celato, sarebbe quello di ufficializzare al più presto il cambio della candidatura per cercare di riprendere le redini di una corsa elettorale che al momento sembra designare un nuovo "inquilino" per la Casa Bianca.
Telefonata a Zelensky, Donald promette la fine della guerra
Nel frattempo nelle scorse ore c'è da registrare la telefonata che c'è stata proprio tra Donald Trump e il presidente dell'Ucraina Zelensky.
Il candidato dei Repubblicani ha rassicurato Kiev sul sostegno degli Usa, ma al tempo stesso ha promesso a Zelensky la fine della guerra, in particolare con l'impegno a riattivare i tavoli diplomatici e di pace, coinvolgendo Mosca e promuovendo un clima di distensione.