Beve 2.000 birre in 200 giorni: ecco di quanto è ingrassato

Vi piace la birra? Quante ne bevete in un giorno? Una? Due? Tre, magari nei giorni di festa? Nulla a confronto di Jon May, che per una "sfida" (con se stesso) ne ha bevute duemila in duecento giorni. 

Jon May e le 2000 birre in 200 giorni

Jon May è un giovane britannico che ha concluso nei giorni scorsi una "sfida" con se stesso che consisteva nel tracannare una media di dieci birre  al giorno. Un'impresa che ha documentato giorno dopo giorno sul suo profilo TikTok, raggiungendo migliaia di persone che hanno commentato le sue bevute e diventando una sorta di "celebrità".

@j0nmay Replying to @georgekelly7126 #jonmay #fyp #pints #drinking #alcohol ♬ original sound - Jon May

Jon però ha "diversificato" la sua "idratazione", mischiando birra e sidro "perché bere la stessa cosa sempre è noioso". Il giovane britannico ha spiegato che molte delle bevande ingurgitate hanno anche una gradazione superiore alla birra.

Quanto è ingrassato

Una delle domande che sorge spontanea è naturalmente questa: ma quanto sarà ingrassato? Lo ha spiegato lo stesso Jon, che ha parlato di 361.000 calorie solo di birra.

"Ho messo su circa 7 chili, ma sarebbero stati molti di più se non avessi fatto attività fisica e camminate tutti i giorni per smaltire".

Meglio un po' di moderazizone

Vi è venuta sete? Probabilmente sì, ma non serve che vi diciamo quanto questo genere di sfide sia pericoloso. Il servizio sanitario britannico suggerisce di non superare l'equivalente di sei birre a settimana con gradazione alcolica del 4%, naturalmente non solo per una questione di forma fisica. Insomma, bere birra va bene, magari meno di duemila...

Come i monaci in Quaresima

Peraltro, non si tratta di una "impresa" così unica. Qualche anno fa un canadese aveva provato a "imitare" i monaci durante la Quaresima.

Nel Seicento, infatti, i monaci di San Francesco da Paola dal sud d’Italia si reinsediarono a Neudeck ob der Au, in Baviera. L’ordine, piuttosto rigoroso, richiedeva che i fratelli si astenessero da tutti i cibi solidi per tutti i 40 giorni della Quaresima, il che ovviamente faceva interrogare su come si potesse mantenere una nutrizione adeguata per tutto quel periodo. Rivolgendosi a quello che conoscevano, conclusero che la birra, o il “pane liquido”, come lo chiamavano, potesse sostenerli. E così facevano.