In India

Bambina nata con 26 dita: condizione rarissima, ma per la famiglia è una dea incarnata

"Siamo fortunati che 'Lakshmi', la dea indù della ricchezza, della fortuna, del potere, sia nata nella nostra famiglia"

Bambina nata con 26 dita: condizione rarissima, ma per la famiglia è una dea incarnata
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La sua famiglia ha accolto come una benedizione la sua polidattilia (ovvero le sue "dita in eccesso") interpretandola addirittura come una “manifestazione divina”. Di certo c’è che tale condizione raramente si presenta in entrambe le mani ed entrambi i piedi: una piccola nata in India, invece, ha sette dita in ogni mano e sei in ogni piede, per un totale di sei dita in più rispetto alla norma.

Bambina nasce con 26 dita

In una città situata nella regione del Rajasthan, in India, è nata una bimba con ben 26 dita tra mani e piedi: un evento rarissimo e che la famiglia ha accolto come un "dono divino".

La neonata è in realtà affetta da una condizione genetica chiamata polidattilia, che solitamente interessa soltanto una mano. Il fatto che nel suo caso abbia coinvolto tutti e quattro gli arti è una eventualità ancora più rara. La nota positiva è che tale condizione, in sé, non provoca alcun danno o effetto collaterale per i piccoli. Varie condizioni possono, però, associarsi alla polidattilia: anomalie cromosomiche, come la trisomia 13; varie sindromi genetiche, oppure può essere un marker di embriopatia da diabete (cioè malformazione legata ad un cattivo compenso glicemico nella madre).

La zia della piccola è convinta che si tratti di una manifestazione divina: "Siamo tutti fortunati che 'Lakshmi', la dea indù della ricchezza, della fortuna, del potere, sia nata nella nostra famiglia".

La famiglia è convinta che la piccola sia l'incarnazione della dea Lakshmi

La polidattilia

La polidattilia solitamente si sviluppa quando il bambino è ancora nel grembo materno, nella fase in cui le dita non sono ancora completamente formate e le mani appaiono simili a delle palette. Attraverso le ecografie prenatali i medici riescono a identificare questa condizione prima del parto. Una volta nato il bambino, vengono eseguite delle ulteriori radiografie per comprendere al meglio la struttura ossea delle dita in più. In questo modo i dottori decidono quale trattamento adottare in futuro. Di solito le dita aggiuntive vengono rimosse attraverso un intervento chirurgico, ma questo può avvenire soltanto quando il bambino è in un'età compresa tra 1 e 2 anni.

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