STOP ALL'INGRESSO

Aut aut di Erdogan alla Finlandia: "No curdi, sì Nato"

Per Mosca l'annessione di Helsinki e Stoccolma una provocazione e una minaccia. E anche il leader turco non ci sta e rilancia la questione.

Aut aut di Erdogan alla Finlandia: "No curdi, sì Nato"
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Il conflitto Russia-Ucraina? Ci mancava la questione Finlandia. Una guerra che sta sempre più allargando i suoi confini. Fortunatamente non a livello bellico e militare (con l'incubo di una terza guerra mondiale e l'incubo del nucleare), ma sicuramente a livello d diplomazia internazionale.

In questo senso, un esempio in queste ultime ore è quella che ormai comunemente è la "questione Finlandia". Ovvero il possibile ingresso di Helsinki e così pure della Svezia nella Nato.

Che rebus lo scacchiere Europa-Nato

Come ormai noto il Governo finlandese è preoccupato per i suoi tanti chilometri di confini con la Russia, oggigiorno ritenuti come un campanello d'allarme su cui vigilare attentamente.

Tanto da far dare una netta accelerata al percorso di ingresso nella Nato. A far da contraltare non solo le preoccupazioni sui confini, ma anche appunto le possibili ritorsioni concrete sulle strategie di Helsinki.

Come nelle scorse ore quando era cominciata a circolare la voce dell'interruzione delle forniture di gas da parte della Russia alla Finlandia.

Guerra diplomatica e del gas: una bufala lo stop alle forniture

Ecco perché la "questione Finlandia" è diventata quasi centrale nelle dinamiche del dibattito diplomatico internazionale.

Anche se da Mosca in questo hanno buttato, almeno per il momento, acqua sul fuoco alle voci che erano trapelate nelle ultime ore, ovvero la possibile immediata interruzione delle forniture di gas alla Finlandia.

"Una bufala" secondo quanto fatto sapere dal Cremlino attraverso l'agenzia stampa Tass. Eppure, non era dello stesso parere il giornale finlandese Iltalehti che aveva scritto che Mosca avrebbe potuto tagliare gli approvvigionamenti di gas in seguito all'annunciata intenzione del Paese scandinavo di entrare nella Nato.

Aut aut di Erdogan alla Finlandia No curdi, sì Nato
Erdogan e Putin

Finlandia e Svezia nella Nato, ci mette gli occhi anche la Turchia

In ogni caso, il possibile ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato è visto come un'altra provocazione e addirittura come una minaccia secondo l'opinione del presidente Vladimir Putin e i membri del Consiglio di sicurezza russo.

Ma contro l'ingresso dei due Paesi scandinavi si è espresso ora, senza mezzi termini, anche il numero uno della Turchia Recep Tayyip Erdogan:

"L'adesione di Finlandia e Svezia alla Nato sarebbe un errore" come quello dell'ingresso della Grecia nell'Alleanza Atlantica"

"No curdi, sì Nato: paesi nordici ostelli per i terroristi"

Il leader turco ha motivato il suo pesante giudizio con un'analisi a più ampio respiro sulla condotta di Helsinki e Stoccolma riguardo gli scenari del terrorismo internazionale.

In buona sostanza nel ribadire di non volere che si ripeta lo stesso errore commesso con l'adesione della Grecia, Erdogan ha accusato Stoccolma ed Helsinki di ospitare terroristi del Pkk, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan.

Tanto che il leader turco ha sottolineato:

"Non abbiamo un'opinione positiva, i Paesi nordici sono ostelli per i terroristi"

In buona sostanza, sottilmente una sorta di apertura a una trattativa che potrebbe essere sintetizzata così:

"Non ospitino terroristi curdi, entrino pure nella Nato"

Gli Usa: Finlandia e Svezia nella Nato, un loro diritto

Una situazione che ora verrà esaminata con attenzione anche dagli Stati Uniti. Da Washington vogliono verificare la posizione di Erdogan, ma soprattutto il presidente Joe Biden si è già sbilanciato:

"Finlandia e Svezia procedano pure nel loro piano d'ingresso nella Nato, è un loro diritto".

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