L'intesa c'è

Aspettando Trump-Xi: pre-accordo fra Usa e Cina su dazi, terre rare, soia e TikTok

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Aspettando Trump-Xi: pre-accordo fra Usa e Cina su dazi, terre rare, soia e TikTok

Dopo mesi di tensioni e minacce di dazi incrociati, Stati Uniti e Cina sembrano avvicinarsi a una tregua economica.

Secondo quanto annunciato dal segretario al Tesoro americano Scott Bessent, i due Paesi hanno raggiunto un consenso preliminare.

Aumenta l’attesa per l’incontro Trump-Xi

Il quadro dell’intesa che include terre rare, soia, tecnologia, fentanyl e la piattaforma TikTok verrà discusso direttamente dai presidenti Donald Trump e Xi Jinping nel loro atteso incontro di giovedì in Corea del Sud.

Si tratta del primo incontro del secondo mandato del leader americano.

“Le tariffe saranno evitate”, ha assicurato Bessent, spiegando che non entrerà in vigore il dazio del 100% sulle merci cinesi minacciato da Trump.

Trump e Xi durante uno dei loro incontri precedenti

La pre intesa sulla soia

In cambio, Pechino avrebbe accettato di riprendere gli acquisti di soia dagli Stati Uniti, una notizia accolta con sollievo dagli agricoltori del Midwest.

“Sono un coltivatore di soia anch’io, conosco bene quel dolore – ha affermato il segretario al Tesoro – ma credo che, quando l’accordo sarà annunciato, i nostri agricoltori saranno molto soddisfatti per le prossime stagioni”.

Il negoziato include anche un punto sensibile per milioni di giovani (e non solo): il futuro di TikTok negli Stati Uniti.

Il compromesso su TikTok

Dopo mesi di stallo e quattro rinvii del divieto, la Casa Bianca ha trovato una formula di compromesso. Gli americani deterranno sei dei sette seggi nel consiglio di amministrazione della nuova TikTok USA, mentre l’algoritmo sarà sotto controllo statunitense.

La Cina, da parte sua, ha confermato che le squadre negoziali hanno raggiunto un consenso di base sui punti chiave e che entrambe le parti lavorano per affrontare le rispettive preoccupazioni.

Il nodo delle terre rare

Altro nodo centrale dell’intesa riguarda le terre rare, materiali strategici per l’industria elettronica e tecnologica. Pechino, che controlla circa il 90% della lavorazione mondiale, aveva inasprito i limiti all’esportazione dopo i precedenti aumenti di dazi americani.

L’accordo prevede ora un rinvio dei nuovi controlli cinesi, mentre Washington si è mossa in parallelo per siglare intese con altri Paesi asiatici – Cambogia, Malesia, Thailandia e Vietnam – allo scopo di ridurre la dipendenza dal gigante cinese.

Il patto con la Malesia potrebbe rivelarsi il più significativo, offrendo agli Stati Uniti un accesso preferenziale ai giacimenti locali. Ma è con la Cina che bisogna trattare.

La soddisfazione del tycoon dopo gli accordi in Malesia in un post su Truth, la visita prosegue in Giappone:

Fiducia agli investitori

La prospettiva di una tregua commerciale ha già ridato fiducia agli investitori, dopo settimane di timori per un’escalation che avrebbe potuto portare i dazi fino al 155% dal 1° novembre.

Anche il rappresentante per il commercio Usa, Jamieson Greer, ha confermato che l’acquisto di prodotti agricoli americani da parte della Cina è una priorità assoluta per la Casa Bianca, consapevole del peso dell’elettorato rurale.

Trump critica Putin per i nuovi missili

Nel frattempo, durante il suo viaggio in Asia, il presidente Trump è tornato a parlare anche della guerra in Ucraina, reagendo al test del nuovo missile da crociera nucleare russo 9M730 Burevestnik.

Il Cremlino ha annunciato il successo del lancio con Vladimir Putin in mimetica davanti ai suoi generali, definendo l’arma unica al mondo per gittata e imprevedibilità.

Putin in mimetica durante il test dei missili

Trump, parlando ai giornalisti sull’Air Force One, ha replicato con tono fermo:

Non credo che sia appropriato. Putin non dovrebbe testare missili ma mettere fine alla guerra in Ucraina che sarebbe dovuta durare una settimana e invece è al quarto anno. Abbiamo anche noi sottomarini nucleari, i più grandi del mondo, proprio al largo delle loro coste”.

Alla domanda se siano previste nuove sanzioni contro Mosca, il presidente ha risposto in modo ambiguo.

“Lo scoprirete”, ha dichiarato.

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