PALAZZO DI VETRO

Appello di Zelensky a vertice Onu: “Il diritto internazionale è al collasso, non state a guardare”

A New York arriva anche il ministro degli esteri russo Lavrov (e incontra il segretario di Stato Marco Rubio)

Appello di Zelensky a vertice Onu: “Il diritto internazionale è al collasso, non state a guardare”

Volodymyr Zelensky ha preso la parola alla seconda giornata dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, lanciando un appello durissimo alla comunità internazionale.

Il diritto internazionale è al collasso, le istituzioni sono deboli, e oggi non ci sono garanzie di sicurezza se non amici e armi”, ha scandito il presidente ucraino, invitando i Paesi presenti a non restare in silenzio davanti all’aggressione russa.

Secondo Zelensky, fermare Putin ora è non solo un imperativo morale, ma anche un calcolo di convenienza:

Bloccare questa guerra oggi è più economico che costruire bunker sotterranei domani, più conveniente che difendere porti e infrastrutture da droni navali o, peggio, chiedersi chi sarà il primo a montare una testata nucleare su un semplice drone”.

Zelensky: “La guerra non è solo in Ucraina”

Dal palco del Palazzo di Vetro, il leader di Kiev ha ribadito che il conflitto non riguarda più soltanto il suo Paese.

L’Ucraina è solo la prima, i droni russi stanno già sorvolando l’Europa, le operazioni si stanno diffondendo oltre i nostri confini. Putin vuole espandere questa guerra e nessuno può sentirsi al sicuro”.

Appello di Zelensky a vertice Onu: "Il diritto internazionale è al collasso, non state a guardare"
Volodymyr Zelensky

Un avvertimento diretto all’Europa, che secondo Zelensky non può limitarsi a sanzioni parziali o a una diplomazia esitante.

“Dipende da voi – ha incalzato –. Se i prigionieri torneranno a casa, se i bambini rapiti verranno liberati, se gli ostaggi saranno salvati, dipende da quanto deciderete di sostenere l’Ucraina e di colpire la Russia anche sul fronte commerciale”.

L’asse con Trump e il pressing sull’Europa

Le parole di Zelensky sono arrivate dopo il rinnovato sostegno degli Stati Uniti, con Donald Trump che ha parlato di una vittoria ucraina possibile e del ritorno ai confini precedenti all’invasione. Un annuncio che, come ammesso dallo stesso presidente ucraino, lo ha “un po’ sorpreso” ma anche rafforzato.

Zelensky, in un’intervista a Fox News, ha sottolineato che “il presidente Trump ha capito che serve maggiore pressione sulla Russia. Quella dell’Europa non è sufficiente. Bisogna colpire il sistema energetico, finanziario e bancario della Federazione russa”.

Un invito all’azione che potrebbe però comportare conseguenze pesanti anche per l’Europa, chiamata a schierarsi su dazi e misure dure che rischiano di colpire partner commerciali come India e Cina, grandi importatori di petrolio russo.

La corsa agli armamenti e la minaccia dei droni

Nel suo discorso, Zelensky ha denunciato la “corsa agli armamenti più distruttiva della storia”, resa ancora più pericolosa dall’impiego di intelligenza artificiale nelle armi e dai droni capaci di colpire a migliaia di chilometri di distanza.

“In passato solo i Paesi più potenti potevano permetterseli, oggi chiunque può usarli. È solo questione di tempo prima che droni combattano contro altri droni e colpiscano persone in completa autonomia”.

Appello di Zelensky a vertice Onu: "Il diritto internazionale è al collasso, non state a guardare"
Volodymyr Zelensky

Un fenomeno che, secondo il presidente ucraino, ridisegna i confini della sicurezza globale:

“Il 21° secolo non è diverso dal passato: senza armi e senza alleati potenti, nessuna legge internazionale funziona”.

Davanti ai leader riuniti, Zelensky ha concluso con un monito:

“Non restate in silenzio mentre la Russia continua a trascinarci in guerra. Unitevi a noi nella difesa del diritto internazionale. Perché, alla fine, la pace dipende da tutti noi”.

Il fronte diplomatico: Lavrov incontra Rubio

Mentre Zelensky parlava all’Assemblea, a margine del vertice si è svolto un incontro delicato tra il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov e il segretario di Stato americano Marco Rubio.

Secondo Washington, Rubio ha ribadito l’appello del presidente Trump a “fermare le uccisioni” e ha chiesto a Mosca “passi significativi verso una pace duratura”.

Appello di Zelensky a vertice Onu: "Il diritto internazionale è al collasso, non state a guardare"
L’incontro tra Marco Rubio e Sergej Lavrov

Dal canto suo, Lavrov ha accusato Kiev e alcune capitali europee di voler prolungare il conflitto, ma ha confermato l’interesse di Mosca a “trovare una soluzione pacifica”, citando le intese raggiunte nel vertice russo-americano di Anchorage.

Un incontro durato circa cinquanta minuti, definito dalle due parti “un’occasione per riaffermare la volontà di cooperare” ma che non sembra avere sciolto i nodi fondamentali del conflitto.