Annessione delle repubbliche filorusse, la Farnesina a Mosca: "Referendum farsa"
Il Governo italiano attraverso il Ministero degli Esteri ha preso una posizione perentoria. Ma la diplomazia russa non ci sta e respinge le critiche.
Sull'annessione delle repubbliche filorusse alla Russia, in queste ore anche il Governo italiano attraverso il Ministero degli Esteri ha preso una posizione perentoria.
Tanto che la Farnesina ha bacchettato senza mezzi termini Mosca e l'ambasciatore russo nel nostro Paese:
"Si è trattato di referendum farsa".
Il diplomatico è stato convocato dal governo italiano nell'ambito di un'iniziativa coordinata della Unione Europea per comunicare che non si riconoscono i referendum in Ucraina convocati da Mosca e le conseguenti annessioni.
La condanna alle annessioni russe, l'Italia bacchetta Mosca
La guerra è ormai arrivata al 222° giorno e nel fine settimana (dopo il giallo del discorso in diretta Tv) ha visto le celebrazioni farsa in piazza Rossa per festeggiare i risultati del referendum e la conseguente annessione delle repubbliche filorusse dei territori in Ucraina.
La condanna e la bacchettata dell'Italia a Mosca è arrivata in occasione dell'incontro proprio alla Farnesina tra il segretario generale del ministero degli Esteri, Ettore Sequi con l'ambasciatore russo in Italia, Sergei Razov.
Il rappresentante del nostro ministero ha ribadito la condanna dell'Italia agli ulteriori sviluppi del conflitto in Ucraina e alla gestione russa di alcune dinamiche territoriali come appunto accaduto con l'indizione dei referendum di annessione.
Referendum farsa, violate le norme internazionali
Il nostro segretario generale, in attesa di un nuovo Governo e di un nuovo ministro degli Esteri ha espresso ferma condanna dell'Italia per quelli che, come già era avvenuto da parte della Comunità internazionale, sono stati definiti referendum farsa.
E' stata l'espressione usata da Sequi che di fronte all'ambasciatore russo ha evidenziato come le consultazioni condotte dalla federazione russa si siano svolte in modo illegale, in violazione alle norme internazionali.
Replica dell'ambasciata russa: critiche italiane rispedite al mittente
A stretto giro di posta proprio Razov attraverso una nota stampa dell'ambasciata russa ha di fatto rispedito al mittente le critiche che sono state mosse dalla Farnesina:
"Sergei Razov ha respinto categoricamente le dichiarazioni della parte italiana e ha esposto le sue posizioni in merito alle questioni che sono state toccate nello spirito di quanto disposto dal discorso del presidente della Federazione Russa Vladimir Putin nella Sala di San Giorgio del Gran Palazzo del Cremlino il 30 settembre".