A volte (ormai un po’ troppo spesso) ritornano. E ci risiamo.
Un drone è stato infatti avvistato sopra l’aeroporto di Berlino (in copertina) con la conseguenza, inevitabile per effettuare tutti i controlli del caso, che i voli interdetti per due ore.
E il dito è nuovamente puntato contro la Russia nel quadro delle cosiddette minacce ibride legate alla guerra in Ucraina.
Allarme a Berlino, si fermano i voli in cielo
Una nuova interruzione dei voli ha colpito la Germania, questa volta all’aeroporto di Berlino-Brandeburgo, dove ieri sera, venerdì 31 ottobre 2025, la presenza di un drone ha costretto a sospendere le operazioni per quasi due ore.
L’episodio si inserisce in una serie di allarmi simili che recentemente hanno interessato diversi aeroporti tedeschi e altre strutture in Europa.
Secondo quanto dichiarato da un portavoce dello scalo, i decolli e gli atterraggi sono rimasti bloccati tra le 20:08 e le 21:58, paralizzando temporaneamente l’attività dell’aeroporto.
L’allarme lanciato da un testimone
Lo stato di massima allerta è stato lanciato dopo che un testimone ha segnalato la presenza di un drone nei pressi dello scalo.
Uno stato delle cose confermato poco dopo dagli agenti della polizia tedesca intervenuti prontamente sul posto.
Una situazione diventata poi ufficiale quando la portavoce della polizia del Brandeburgo ha confermato l’accaduto, precisando che quando tutte le procedure di sicurezza e la sospensione dei voli sono state attivate, il dispositivo non era più in volo e non è stato rintracciato.
Le conseguenze sul traffico aereo, voli cancellati o deviati
Come facile immaginare, le conseguenze sul traffico aereo si sono fatte sentire immediatamente.
Diversi voli, in particolare quelli per cui in quel momento era già avvenuto l’imbarco dei passeggeri, quelli diretti a Basilea, Oslo e Barcellona, non sono potuti decollare, mentre numerosi arrivi sono stati deviati verso altri aeroporti tedeschi.
Analoghi cambi di rotta hanno riguardato anche voli in arrivo da Stoccolma, Antalya e Helsinki.
I droni russi sui cieli europei, i precedenti
L’incidente a Berlino-Brandeburgo conferma ancora una volta la vulnerabilità degli scali di fronte a minacce tecnologiche difficili da prevedere e gestire. In Germania il governo intende presto autorizzare la Bundeswehr ad abbattere droni sospetti in prossimità di siti critici, colmando un vuoto normativo che finora ha limitato le possibilità di intervento.
Gli episodi legati ai droni stanno alimentando crescenti preoccupazioni sulle operazioni aeroportuali in Germania.
All’inizio di ottobre, precisamente era giovedì 2 ottobre 2025, un’altra attività non identificata di droni aveva già costretto a bloccare temporaneamente i voli all’aeroporto di Monaco di Baviera, il secondo più grande del Paese.
Nella stessa giornata, quindici droni erano stati avvistati sopra la base militare di Elsenborn, nel Belgio orientale.
In Germania, nelle ultime settimane, sciami di velivoli non identificati sono stati segnalati su cantieri navali, porti, centrali elettriche e perfino ospedali.
Anche la Danimarca, la Polonia e la Norvegia hanno denunciato sorvoli sospetti: uno sciame era già stato notato nello Schleswig-Holstein, mentre a Copenaghen i 27 Paesi UE hanno discusso la creazione di un “muro anti-droni” lungo i confini orientali.