Altro che de-escalation: Israele attacca, Teheran risponde
L'Iran annuncia una nuova ondata di raid: sirene a Tel Aviv

Se i grandi del G7 hanno chiesto una de-escalation, il messaggio evidentemente non è arrivato. Sì, perché nel pomeriggio di martedì 17 giugno 2025 ci sono stati ancora bombardamenti e attacchi tra Israele e Iran.
Altro che de-escalation: Teheran attacca, Israele risponde
Alcune esplosioni sono state udite a Isfahan nel centro dell'Iran, mentre i media del Paese arabo parlano di guasti generalizzati in tutta la Rete Internet locale.
La guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, intanto, ha delegato parte dei suoi poteri al Consiglio supremo del Corpo dei guardiani della rivoluzione islamica (Irgc), noti come pasdaran, mentre si trova nascosto in un bunker sotterraneo con la sua famiglia a nord-est di Teheran.
L'Agenzia internazionale per l'energia atomica, inoltre ha dichiarato di ritenere che gli attacchi aerei israeliani sul sito di arricchimento di Natanz in Iran abbiano avuto "un impatto diretto" sulle sale sotterranee delle centrifughe dell'impianto.
Sirene d'allarme a Tel Aviv (e non solo)
Ma l'Iran non sta certo a guardare. Sirene d'allarme sono risuonate nel pomeriggio a Tel Aviv e in numerose aree di Israele per il lancio di missili dall'Iran.
Teheran, poi, ha annunciato una nuova ondata di raid contro Israele.
Merz: "Israele sta facendo il lavoro sporco per tutti noi"
Intanto, dal G7, risuonano le parole del cancelliere tedesco Friedrich Merz al G7:
"Israele in Iran sta facendo il lavoro sporco per tutti noi".