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Altra sparatoria negli Usa: bimbo di due anni trova una pistola incustodita e uccide il padre

L'ultimo tragico episodio dopo le stragi in una scuola elementare di Uvalde (Texas) e in un ospedale a Tulsa (Oklahoma).

Altra sparatoria negli Usa: bimbo di due anni trova una pistola incustodita e uccide il padre
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I casi si stanno ripetendo con una così alta frequenza negli Stati Uniti che hanno fatto tornare al centro del dibattito pubblico il tema delle armi. Dopo le terribili stragi avvenute in una scuola elementare di Uvalda (Texas) e in un ospedale di Tulsa (Oklahoma), un'altra (ennesima) sparatoria, nel giro di pochissimi giorni, si è verificata in Florida. Questa volta non si è svolta in nessun luogo pubblico, ma in un'abitazione privata, assumendo però dei connotati drammatici: un bimbo di soli due anni ha impugnato la pistola lasciata incustodita dai genitori e ha accidentalmente aperto il fuoco contro il padre, uccidendolo.

Florida, bimbo di due anni trova una pistola incustodita e uccide il padre

La drammatica vicenda porta a tre i casi di sparatoria avvenuti negli Stati Uniti in sole due settimane. Dopo le terribili stragi avvenute in Texas e in Oklahoma, questa volta, la tragedia si è consumata in Florida, più precisamente vicino ad Orlando. La sparatoria è avvenuta non in un luogo pubblico, come per le due precedenti, ma bensì in un'abitazione privata, assumendo però dei connotati veramente brutali.

Come ricostruito dalla Forze di Polizia, infatti, un bimbo di soli due anni ha trovato la pistola lasciata incustodita dai genitori, sparando accidentalmente al padre e uccidendolo. Quando gli agenti sono giunti sul luogo del delitto, hanno trovato a madre del bimbo, Marie Ayala, che praticava un massaggio cardiaco al marito, Reggie Mabry, 26 anni.

Inizialmente i poliziotti avevano creduto che l'uomo, morto poco dopo in ospedale, si fosse sparato. Tuttavia, dopo aver interrogato il maggiore dei tre figli della coppia, hanno scoperto che a sparare al 26enne è stato proprio il bimbo di due anni: la pistola era in una borsa che Reggie Mabry aveva lasciato per terra e il bambino, dopo averla trovata, ha sparato al padre che stava giocando a un videogioco su un computer, colpendolo alle spalle. I cinque membri della famiglia, inclusa una figlia di 5 mesi, erano nella stessa stanza al momento dell'incidente. Entrambi i genitori erano in libertà vigilata dopo molteplici reati di negligenza infantile e uso di droghe.

I due recentissimi precedenti

La vicenda di Orlando (Florida), si aggiunge ai due recenti precedenti avvenuti negli Usa nel giro di sole due settimane. Casi che hanno riportato al centro dell'attenzione pubblica il tema delle armi.

Il primo è avvenuto lo scorso 25 maggio 2022: il 18enne Salvador Ramos, verso le 12, è entrato in una scuola elementare a Uvalde, un villaggio rurale del Texas, aprendo il fuoco e facendo una vera e propria strage. Il bilancio è stato di 21 morti, compreso il killer, di cui 19 bambini e due docenti, Eva Mireles e Irma Garcia.

Secondo le immagini riprese dalle telecamere della zona, Ramos ha parcheggiato poco distante dal complesso che ospita circa 600 studenti, poi con il cappuccio della felpa alzato e un giubbotto antiproiettile addosso, è entrato con in mano una pistola e un fucile e ha iniziato a fare fuoco all'impazzata. Immediatamente sono arrivate le forze di polizia e ne è nato un conflitto a fuoco nel quale due agenti sono rimasti feriti mentre il diciottenne è deceduto. 

Il secondo drammatico episodio, invece, è avvenuto cinque giorni fa: a Tulsa, la seconda città più grande dello stato dell'Oklahoma, un uomo è entrato in un ospedale e qui ha aperto il fuoco uccidendo quattro persone e ferendone altre dieci. Dopo aver posto fine a questa carneficina si è poi tolto la vita.

La strage è avvenuta al secondo piano del Natalie Medical Building, una reparto che si occupa prevalentemente di medicina sportiva, all'interno dell'ospedale St. Francis. Il killer è entrato in azione nel pomeriggio. Nel suo mirino, secondo quanto trapelato dalle prime indiscrezioni investigative, c'era un medico. Quello che ancora invece non è emerso è se il medico in questione sia stato colpito mortalmente o ferito o se non sia stato trovato dal killer e se questo abbia scaturito un istinto omicida a così ampio raggio.

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