Virtuosi (per una volta)

Allarme dall'Ema: "Covid alla quarta ondata, Europa nuovo epicentro". Ma l'Italia resta verde

Molti gli Stati in cui la situazione, come dichiarato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, è "seriamente preoccupante". Il quadro generale.

Allarme dall'Ema: "Covid alla quarta ondata, Europa nuovo epicentro". Ma l'Italia resta verde
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L'Oms è chiara: "L’Europa è di nuovo al centro della pandemia". Dopo 5 settimane di contagi in salita nel Vecchio Continente è chiaro che con il Covid, questo inverno, faremo ancora i conti. Nell’ultimo mese le infezioni giornaliere sono cresciute del 55%. Molti gli Stati in cui la situazione, come dichiarato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, è "seriamente preoccupante". L'Italia, però, non è fra questi.

La situazione europea: positivi per 100mila abitanti

Europa nuovo epicentro Covid

L'Ema, Agenzia europea del farmaco, lancia l'allarme quarta ondata in Europa e l'Organizzazione mondiale della sanità prevede che entro febbraio nel nostro Continente si potrebbero contare altri 500mila morti da Covid. Il direttore Oms per l'Europa Hans Kluge avverte: "Siamo di nuovo all'epicentro della pandemia".

La situazione, però, si presenta decisamente eterogenea con nette differenze fra i vari Stati. La situazione si presenta critica non soltanto la Russia, ma in generale nei Paesi dell’Est, e ancora in Belgio, Regno Unito, Germania, e in molte regioni olandesi. L’Italia, allineata con la Francia su quasi 6000 casi al giorno, resiste bene, dietro alla Spagna (sotto i 2mila) e al virtuoso Portogallo, il Paese con più vaccinati al mondo che infatti vive uno stato di grazia.

I Paesi virtuosi e la "macchia verde" italiana

Fra i Paesi dove la situazione è ancora sotto controllo figurano proprio quelli che hanno proseguito speditamente con la campagna vaccinale e mantenuto le misure di prevenzione come distanziamento e mascherine. Italia, Francia, Spagna e Portogallo rappresentano il "blocco virtuoso" del Continente. In particolare è proprio nel nostro Paese dove si ravvisano le poche "zone verdi" di tutta Europa, concentrate in 6 regioni: Piemonte, Val d'Aosta, Lombardia, Sardegna, Molise e Basilicata in cui i tassi di positività sono ai minimi termini. Se si guarda ai vaccinati con almeno una dose, la Spagna è all'81%, l'Italia al 78% e la Francia al 75%. Per una volta, insomma, i Paesi mediterranei navigano in acque più rassicuranti rispetto all'efficiente Nord.

Le ragioni dei contagi

Sono principalmente due le ragioni alla base di questa impennata dell'epidemia: da un lato una copertura vaccinale insufficiente, con la campagna di immunizzazione ora in una fase di stallo pressoché ovunque: non è un caso che nei Paesi meno vaccinati, come Bulgaria e Romania, il virus galoppi.

Altro complice del Covid è l’allentamento delle misure preventive: l'esempio principe sono le conseguenze dopo il liberi tutti di Gran Bretagna e Danimarca che hanno vaccinato molto e poi tolto le restrizioni, per poi ritrovarsi tra i Paesi più colpiti d’Europa.

Le zone più critiche

Come accennato la Germania sta vivendo giorni più difficili, con picchi di contagi mai visti: quasi 34mila nuovi casi in 24 ore. "La quarta ondata si sta sviluppando proprio perché molti non si sono vaccinati" ha spiegato Lothar Wieler, direttore dell’Istituto Kock.

Il ministro della Salute Jens Spahn, ha ribadito:

"Stiamo assistendo alla pandemia dei non vaccinati".

Anche l’Austria ha toccato i suoi valori peggiori dell'anno con oltre 6.500 casi giornali su 9 milioni di abitanti. Qui la popolazione vaccinata è soltanto il 64%. Maglia nera ai Balcani con la Bulgaria come fanalino di coda dell'Ue per tasso di vaccinazione: solo un quinto della popolazione è vaccinata; il Paese vanta anche il triste record del più alto numero di decessi pro capite per Covid al mondo.

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