IN CINA

Alla parata per la vittoria Xi esibisce nuove armi davanti a Putin e Kim: “Il mondo scelga tra pace e guerra”

Lanciarazzi, missili balistici e droni debuttano durante le celebrazioni in piazza Tienanmen

Alla parata per la vittoria Xi esibisce nuove armi davanti a Putin e Kim: “Il mondo scelga tra pace e guerra”

Pechino ha celebrato con una spettacolare parata militare l’80º anniversario della fine della Seconda guerra mondiale in Asia, trasformando piazza Tienanmen in un palcoscenico di potenza militare e messaggi politici. Davanti a oltre 50 mila spettatori e a 26 capi di Stato, il presidente cinese Xi Jinping ha accolto il leader russo Vladimir Putin e quello nordcoreano Kim Jong-un, stringendo così un inedito asse con Mosca e Pyongyang.

Xi ha accolto i due alleati camminando sul tappeto rosso verso la Porta della Pace Celeste, sotto il ritratto di Mao Zedong, da dove hanno assistito alla sfilata. Kim, alla sua prima partecipazione a un evento multilaterale in Cina dopo 66 anni di assenza di rappresentanza nordcoreana, è apparso al fianco della figlia Ju Ae durante la visita, anche se non al momento della cerimonia ufficiale. Putin, invece, ha colto l’occasione per siglare nuovi accordi energetici con Pechino e per un bilaterale con Kim.

Dimostrazione di forza

La parata, durata circa un’ora e mezza, ha visto sfilare missili balistici intercontinentali di nuova generazione come il DF-61, caccia stealth J-20 nelle versioni aggiornate J-20S e J-20A, oltre al nuovo J-35 in varianti terrestre e navale.

A sorvolare la capitale anche i velivoli d’allerta precoce KJ-500A e KJ-600, mentre a terra si sono visti carri armati, droni da combattimento e unità dedicate al cyberspazio. Non sono mancati simboli: dal lancio di 80 mila colombe e palloncini colorati, fino al passaggio di elicotteri con striscioni patriottici.

Il messaggio politico

Il mondo si trova di fronte alla scelta tra pace e guerra, dialogo o scontro, vittoria per tutti o somma zero”, ha dichiarato Xi nel discorso di apertura.

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Xi Jinping

Vestito in stile Mao, il presidente cinese ha ribadito che la Cina “non teme alcun bullo” e ha legato la vittoria del 1945 al “grande ringiovanimento della nazione”, ponendola come fondamento dell’ascesa geopolitica di Pechino.

Il portavoce del governo giapponese Yoshimasa Hayashi ha evitato di commentare direttamente la parata, ribadendo però che Tokyo ha scelto dopo la guerra la strada della “nazione pacifica”, pur definendo oggi la Cina “la più grande sfida alla sicurezza”.

Dall’altra parte del Pacifico, Donald Trump ha reagito con sarcasmo sul suo social Truth:

“Vi prego di porgere i miei più cordiali saluti a Vladimir Putin e Kim Jong-un mentre cospirate contro gli Stati Uniti”.

Il presidente degli Stati Uniti ha inoltre ricordato il “sangue e il sostegno” che gli americani versarono per la liberazione della Cina durante la guerra.

Una Cina “inarrestabile”

Per Xi, l’anniversario rappresenta non solo un tributo alla vittoria contro il Giappone, ma anche un’occasione per rafforzare l’immagine della Cina come potenza centrale in un nuovo ordine mondiale alternativo all’egemonismo” occidentale.

Il grande rinnovamento della nazione cinese è inarrestabile. La nobile causa della pace e dello sviluppo per l’umanità trionferà sicuramente”, ha concluso il presidente, sotto lo sguardo di Putin, Kim e di un’alleanza asiatica in via di consolidamento.