Al Super Bowl arriva Trump e sparisce la scritta "Stop razzismo", fischiata la "pasionaria" Taylor Swift
Durante lo show dell'intervallo di Kendrick Lamar è andata in scena anche una protesta pro-Gaza e Sudan da parte di un ballerino del cast

Nella notte italiana tra domenica 9 e lunedì 10 febbraio 2025 è andata in scena l'edizione numero 59 del Super Bowl, la finale del campionato della National Football League, nonché evento sportivo più atteso dell'anno negli Stati Uniti e uno dei più seguiti di tutto il pianeta.
Per la cronaca, a trionfare sono stati i Philadelphia Eagles, impostisi con autorità nei confronti dei favoriti Kansas City Chiefs, vincitori delle ultime due edizioni e in cerca dello storico three-peat, mai riuscito a nessuno. Al Caesars Superdome di New Orleans è stato un dominio assoluto, un successo netto col punteggio di 40-22. MVP di serata il quarterback Jalen Hurts, uscito vincitore dal duello col pari ruolo Patrick Mahomes.
President Trump is in attendance for Super Bowl LIX. pic.twitter.com/rI16SVgHbx
— FOX Sports: NFL (@NFLonFOX) February 9, 2025
La prima volta del presidente USA al Super Bowl
L'edizione 2025 del Super Bowl sarà ricordata inoltre per essere stata la prima in assoluto con la presenza allo stadio del presidente degli Stati Uniti. Una prima volta che porta il nome di Donald Trump, a 20 giorni dalla sua rielezione dopo il primo mandato 2017-21. Nell'intervista trasmessa da Fox prima della partita Trump ha sottolineato l'importanza di partecipare a un evento simbolico per l'America. Il presidente - si dice tifasse Kansas per l'ammirazione nei confronti di Mahomes - è andato via dallo stadio prima della fine del match.
La NFL (National Football League) ha peraltro tolto dal campo la scritta "Stop al razzismo" sostituendola con "Scegli l'amore", probabilmente con il compiacimento dello stesso Trump, il quale ha cancellato i programmi su diversità e inclusione. Il tycoon ha ricevuto un applauso fragoroso al suo ingresso in campo quando è comparso sullo schermo gigante mentre cantava l'inno nazionale e salutava il pubblico. Una serata all'opposto rispetto invece a quella vissuta da Taylor Swift. Quando è stata inquadrata infatti, la popstar è stata al contrario fischiata e in seguito presa in giro dallo stesso Donald Trump.
Taylor Swift laughed off being booed at the Super Bowl 😅 pic.twitter.com/Zdc5fHKc0A
— SportsCenter (@SportsCenter) February 10, 2025
Taylor Swift fischiata dal pubblico
"L'unica che ha avuto una serata più dura dei Kansas City Chiefs è stata Taylor Swift. MAGA (Make America Great Again, ndr), non perdona!", ha scritto Trump in un post sulla sua piattaforma Truth. Il riferimento va ovviamente al sostegno di Swift a Kamala Harris, avversaria del presidente USA, durante la campagna elettorale.
Trump aveva poco prima condiviso anche un post da un account che prendeva in giro la cantante per le due accoglienze completamente all'opposto. "Trump riceve grandi applausi al Super Bowl mentre Taylor Swift viene fischiata: il mondo sta guarendo!", recita il post.
The reaction to President Trump vs Taylor Swift at the Super Bowl — America has spoken
The media won't show you this, so share it everywhere pic.twitter.com/c6hsouMfoy
— TaraBull (@TaraBull808) February 10, 2025
In passato, Trump era arrivato persino a scrivere "Odio Taylor Swift" sul proprio social, sempre in relazione al supporto della celebrità a Harris. Non è chiaro comunque se i fischi dei tifosi fossero indirizzati a Swift per questioni politiche o se molto più semplicemente provenissero dai supporters degli Eagles in quanto tifosa di Kansas City per la relazione con Travis Kelce, tight end dei Chiefs.
Swift è stata è stata fischiata quando è apparsa sul maxischermo, rimanendo piuttosto sorpresa per l'accaduto e lasciandosi andare ad una risata. E pensare che lo scorso anno diventò virale la foto del bacio tra lei e Kelce sotto una pioggia di coriandoli rossi e oro.
Kendrick Lamar's Full Super Bowl Halftime Show performance #SuperBowl pic.twitter.com/OxZED0YXDn
— popculture (@notgwendalupe) February 10, 2025
Protesta all'intervallo pro-Gaza e Sudan
Da segnalare soprattutto poi la protesta pro-Gaza e Sudan andata in scena nel momento centrale del classico show dell'intervallo, il cui protagonista quest'anno è stato il rapper Kendrick Lamar. Uno dei ballerini partecipanti allo spettacolo, in piedi sopra il cofano della vettura Buick Grand National GNX - l'auto che dà il nome all'ultimo album di Kendrick Lamar - ha mostrato le bandiere di Palestina e Sudan, sventolandole anche in altri momenti dell'esibizione.

Il manifestante è stato bloccato e portato via dal campo dalla sicurezza. Come chiarito dall'NFL in una nota, l'uomo faceva parte del cast di circa 400 ballerini impegnati nello show, precisando come l'individuo avesse nascosto le bandiere, svelandole solo durante il suo blitz. "Nessuno coinvolto nella produzione era a conoscenza delle sue intenzioni", ha aggiunto la lega, affiancata poi anche da Ron Nation, la società di intrattenimento produttrice dell'halftime show, dichiaratasi estranea all'atto, "né pianificato né parte della produzione e mai stato in nessuna prova".