Una sorpresa sconvolgente

Adottano due neonati a distanza di tempo, 20 anni dopo scoprono che sono fratelli biologici

L'incredibile storia di Frank e Vicky Laffin, di New York

Adottano due neonati a distanza di tempo, 20 anni dopo scoprono che sono fratelli biologici
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La vita alle volte regala storie meravigliose e incredibili. Ne sanno qualcosa Dennis e Angela Laffin, famiglia di New York protagonista, insieme ai figli adottivi Frank e Vicky, di una vicenda davvero straordinaria. I Laffin nel 2002 avevano adottato un neonato abbandonato, Frank, e due anni dopo avevano fatto la stessa cosa con Vicky.

Quando i ragazzi sono diventati maggiorenni hanno deciso di sottoporsi a un test del Dna per scoprire qualcosa in più sulle loro origini e la sorpresa è stata davvero pazzesca: i due sono fratelli biologici.

L'incredibile storia di Frank e Vicky Laffin

A raccontare l'incredibile storia è il Washington Post. I Laffin avevano già un figlio, nato nel 1995, quando nel 2002  avevano deciso di adottare un neonato trovato in una borsa per pannolini davanti all'ingresso di un asilo a Staten Island. E così la famiglia si era allargata, con l'arrivo di Frank.

Poi, due anni più tardi, avevano letto della notizia di altre tre neonati abbandonati in posti diversi. Una dei tre era Vicky, abbandonata nel bagno di un ospedale a Staten Island. E così avevano deciso di avviare le procedure per l'adozione anche di quella che sarebbe diventata la terza figlia.

La molla che ha fatto scattare la ricerca delle proprie origini è stato il ritrovamento da parte di Frank di un ritaglio di giornale che raccontava del suo abbandono da parte della madre biologica. E così è nato il desiderio di saperne di più sulle origini sue e della sorella.

Il test del Dna

Dennis e Angela, dunque, hanno comprato per entrambi i figli un test  del Dna. Ma nessuno si immaginava cosa sarebbe successo più tardi. A fine luglio sono arrivati i risultati e la sorpresa è stata sconvolgente: Frank e Vicky condividono tra il 49 e il 56% del Dna. Dunque, sono fratelli biologici. La prima a leggere i risultati è stata la più giovane e quando ha chiamato il fratello per raccontagli la vicenda lui ha pensato a una presa in giro. E invece era davvero così.

Per loro, in realtà, poi nulla è cambiato, come hanno raccontato loro stessi: si volevano bene prima come fratelli, e ora hanno avuto la conferma di avere lo stesso sangue. Ma l'affetto c'era, c'è e ci sarà al di là di questo.

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