Gli Usa: "Ritirata è una fake news, Russia manda altri 7mila soldati al confine con l'Ucraina"
La tensione tra Mosca e Kiev non accenna ad allentarsi, ma l'abbraccio alle Olimpiadi fra due atleti rivali è un messaggio di speranza.
I video dei carri armati caricati sul treno diffusi dal ministero della Difesa russo, ieri, mercoledì 16 febbraio 2022? Secondo l'intelligence usa sono una "fake news". In realtà per gli americani Putin avrebbe inviato altri 7mila soldati al confine con l'Ucraina.
Mentre il mondo trema per il pericolo di una guerra fra Mosca a Kiev, da Pechino, dalle Olimpiadi invernali è arrivato il più bel messaggio di pace: l'abbraccio tra l'atleta ucraino Oleksandr Abramenko e il russo Ilia Burov (in copertina) è diventato virale e ha fatto commuovere il mondo.
Farà ora riflettere e persuaderà i potenti?
Russia-Ucraina, da Pechino il messaggio di pace più bello
Protagonisti del messaggio di pace più bello arrivato all'indirizzo di Mosca e Kiev e al mondo intero sono stati Oleksandr Abramenko, medaglia d'argento per l'Ucraina e Ilia Burov, bronzo per la Russia nella specialità "Aerials" del Freestyle Skiing.
Nelle scorse ore infatti al Genting Snow Park di Pechino 2022 di Zhangjiakou, l'atleta ucraino (avvolto nella bandiera nazionale celebrando tra l'altro, ironia del destino, l'anniversario dell'indipendenza) e quello russo si sono salutati e abbracciati, fino a posare insieme per le foto di rito sul podio con il vincitore della medaglia d'oro, il cinese Qi Guangpu, alla sua quarta olimpiade.
Russia-Ucraina, la guerra non ferma lo spirito olimpico
Tra l'altro, i due atleti non sono a nuovi a manifestare il loro spirito di lealtà sportiva e stima reciproca.
Avevano infatti già posato insieme quattro anni fa in piena tensione Russia-Ucraina per l'occupazione della Crimea: Abramenko aveva ricevuto uno storico oro per l'Ucraina nelle acrobazie sugli sci, poi Burov, bronzo, era salito sullo stesso podio.
Altro particolare, segno del destino, l'argento di Abramenko è la prima medaglia dell'Ucraina a Pechino 2022.
Intanto i russi costruiscono un ponte in Bielorussia e ospedali da campo
Nel frattempo però gli Stati Uniti non credono agli annunci di ritiro da parte della Russia e dei suoi contingenti.
Anzi, secondo i satelliti spia dell'intelligence americana Mosca avrebbe schierato altri 7mila soldati al confine con l'Ucraina.
Ma non solo. Secondo la Cnn, in Bielorussia sarebbe in costruzione un ponte al confine con l'Ucraina che potrebbe agevolare l'invasione russa.
Addirittura secondo i Servizi segreti la Russia sarebbe pronta ad attaccare. L'intelligence britannica sarebbe venuta a conoscenza di un vertice notturno a Mosca e sempre secondo i Servizi segreti Uk i russi starebbe anche allestendo diversi ospedali da campo.
Siamo in piena guerra di propaganda e quindi bisogna prendere le cose sempre con un grano di sale - mette in guardia Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica Limes - Non credo affatto che la pressione russa diminuirà perché è in corso comunque un negoziato sotterraneo tra russi, americani ed europei che verte su questioni di sicurezza collettiva che vanno ben oltre il caso ucraino. Non dobbiamo poi dimenticare che in Ucraina era ed è in corso comunque una guerra per ora a bassa intensità nelle regioni del Donbass occupate dai ribelli filorussi e li potrebbe certamente accendersi di nuovo una certa tensione.
Il ruolo dell'Italia: Di Maio in Russia e Ucraina
Intanto, come annunciato, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio si trova in Russia dove ha incontrato il ministro russo Serghiei Lavrov.
Al suo omologo il vicepresidente del Consiglio ha detto:
"Rispetto alle tensioni al confine orientale dell'Ucraina, tra Ucraina e Russia, l'Italia è sempre stata impegnata in prima fila per una soluzione diplomatica e si può contare sull'Italia per raggiungere una soluzione diplomatica"
Due giorni fa Di Maio aveva invece incontrato il ministro degli Esteri ucraino:
L'attacco di Mosca a Stati Uniti e Gran Bretagna
Da parte sua il ministro russi Lavrov ha commentato dopo l'incontro contro il nostro rappresentante del Governo:
"La crisi ucraina non è scatenata dalla Russia, ma nelle menti e nei media occidentali, le domande sulla riduzione dell'escalation dovrebbero essere rivolte a loro. L'intera situazione non si sta sviluppando qui, sul territorio russo, si sta sviluppando nelle menti, nei cervelli e nei mass media dell'Occidente, principalmente negli Stati Uniti e in Gran Bretagna"