Medioriente

A Gaza 21 bambini morti di fame e malnutrizione nelle ultime 72 ore

Pizzaballa: "Situazione moralmente inaccettabile". Telefonata tra Papa Leone XIV e il presidente palestinese Mahmoud Abbas

A Gaza 21 bambini morti di fame e malnutrizione nelle ultime 72 ore
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Non solo le bombe e i carri armati. A Gaza si muore anche di stenti. Mohammed Abu Salmiya, direttore dell'ospedale al-Shifa di Gaza City, che era il più grande ospedale del territorio palestinese prima della guerra, ha dichiarato che nelle ultime 72 ore ben 21 bambini sono morti per fame e malnutrizione.

A Gaza 21 bambini morti di fame e malnutrizione nelle ultime 72 ore

"Ventuno bambini sono morti a causa della malnutrizione e della fame in diverse parti della Striscia di Gaza. Questi decessi sono stati registrati negli ospedali della Striscia di Gaza: l'ospedale al-Shifa di Gaza City, l'ospedale dei Martiri di al-Aqsa a Deir al-Balah e l'ospedale Nasser di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, nelle ultime 72 ore", ha dichiarato in una conferenza stampa Mohammed Abu Salmiya.

Le ultime due vittime sono un neonato di 40 giorni e un bambino. Lo riferisce Al-Jazeera, citando fonti mediche. L'emittente riporta che a riferire del bimbo di 40 giorni sono state fonti del complesso medico Al-Shifa, mentre l'altro bimbo invece era di Khan Younis, nel sud della Striscia.

Secondo l'agenzia palestinese Wafa i morti di stenti nella Striscia sarebbero 25 da domenica.

Pizzaballa: "Situazione moralmente inaccettabile"

Sulla situazione a Gaza nuovo appello del Patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa, che domenica ha celebrato la Messa nella chiesa cristiana distrutta nell'attacco di Israele.

"Gli aiuti umanitari non sono solo necessari, sono una questione di vita o di morte. Rifiutarli non è un ritardo, ma una condanna. Ogni ora senza cibo, acqua, medicine e riparo causa un profondo danno".

"Lo abbiamo visto: uomini che resistono al sole per ore nella speranza di un semplice pasto. Questa è un'umiliazione. È moralmente inaccettabile e ingiustificabile . E oggi alziamo la voce in un appello ai leader di questa regione e del mondo: non può esserci futuro basato sulla prigionia, sullo sfollamento dei palestinesi o sulla vendetta".

La telefonata tra Papa Leone e il presidente della Palestina

Ieri, intanto, lunedì 21 luglio 2025, Papa Leone XIV ha ricevuto una telefonata da Mahmoud Abbas, presidente dello Stato di Palestina, sui recenti sviluppi del conflitto nella Striscia di Gaza e delle violenze in Cisgiordania.

Nel corso della conversazione telefonica il Papa ha rinnovato l’appello al pieno rispetto del diritto internazionale umanitario, sottolineando l’obbligo di proteggere i civili e i luoghi sacri e il divieto dell’uso indiscriminato della forza e del trasferimento forzato della popolazione.

Considerata la drammatica situazione umanitaria, scrive la Sala Stampa vaticana, si è enfatizzata l’urgenza di prestare soccorso a chi è maggiormente esposto alle conseguenze del conflitto e di permettere l’ingresso adeguato di aiuti umanitari.