fuoco su kiev

350 droni russi e 12 missili sull'Ucraina, 8 morti

Mosca rivendica l'attacco. L'Unione Europea accelera su munizioni e nuove sanzioni

350 droni russi e 12 missili sull'Ucraina, 8 morti
Pubblicato:

La capitale ucraina Kiev è stata colpita da un devastante attacco nella notte tra domenica 22 e lunedì 23 giugno 2025. Poco dopo la mezzanotte, un’ondata di 350 droni e 16 missili russi ha preso di mira diversi obiettivi nell’area metropolitana, provocando almeno otto vittime e ferendo decine di persone. È l’ennesimo episodio di una guerra che continua a mietere vittime civili e a danneggiare le infrastrutture del Paese.

350 droni russi e 12 missili sull'Ucraina, 8 morti
Devastazione a Kiev

350 droni russi e 12 missili sull'Ucraina, 8 morti

Secondo l’ultimo aggiornamento fornito dal Servizio di emergenza statale ucraino, sette delle otto persone decedute si trovavano a Kiev, mentre l’ottava, una donna di 68 anni, ha perso la vita a Bila Cerkva, una cittadina situata circa 90 chilometri a sud della capitale. In totale si contano circa 40 feriti, di cui almeno 31 a Kiev.

Il distretto di Shevchenkivskyi, nel cuore di Kiev, è stato il più duramente colpito. Le esplosioni hanno causato danni significativi a palazzi residenziali, un centro commerciale, una stazione della metropolitana e altre strutture pubbliche e private. Le squadre di soccorso sono intervenute prontamente per estrarre le persone intrappolate tra le macerie e prestare le prime cure ai feriti.

Mosca rivendica l'attacco: "Colpiti obiettivi militari"

Il Ministero della Difesa russo ha confermato l’operazione, sostenendo che l’offensiva notturna aveva come bersaglio installazioni legate al complesso militare-industriale ucraino. In un comunicato ufficiale si legge che “le forze armate della Federazione Russa hanno condotto un attacco coordinato con armi ad alta precisione e droni d’attacco” e che “tutti gli obiettivi previsti sono stati centrati”.

Zelensky nel Regno Unito per rafforzare la pressione su Mosca

Mentre Kiev conta i danni e piange le vittime, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si trova nel Regno Unito per una serie di colloqui diplomatici con i partner occidentali. Il focus della visita è duplice: discutere di nuovi aiuti militari e rafforzare le sanzioni contro la Russia.

Attraverso un messaggio pubblicato su X (ex Twitter), Zelensky ha riferito che nella notte sono stati lanciati in totale 352 droni, inclusi 159 di tipo Shahed, e 16 missili. Il presidente ha ribadito la necessità di aumentare la pressione su Mosca per fermare gli attacchi e porre fine alla guerra.

L'Unione Europea accelera su munizioni e nuove sanzioni

Da Bruxelles, l’Alta rappresentante dell’UE per gli Affari esteri, Kaja Kallas, ha dichiarato che l’80% dell’iniziativa europea per la fornitura di munizioni all’Ucraina è già stato attivato, ma ha sottolineato l’importanza di fare di più per raggiungere l’obiettivo di due milioni di munizioni entro la fine dell’anno. Inoltre, ha confermato che l’UE sta lavorando al varo del 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia.

“Dobbiamo mantenere alta la pressione su Mosca”, ha affermato Kallas, sottolineando che l’obiettivo è impedire alla Russia di continuare ad alimentare il conflitto e rafforzare la sua macchina bellica.

Putin respinge le accuse della NATO: "Una menzogna spudorata"

Nel frattempo, il presidente russo Vladimir Putin ha reagito duramente alle recenti dichiarazioni di alcuni esponenti della NATO, che hanno paventato il rischio di un’invasione russa ai danni di Paesi europei. Secondo il leader del Cremlino, tali affermazioni non sarebbero altro che “una spudorata menzogna”.

Durante un discorso tenuto davanti ai neolaureati delle accademie militari russe, Putin ha denunciato quella che ha definito “una narrativa costruita ad arte” per giustificare l’aumento delle spese militari da parte dei Paesi membri dell’Alleanza Atlantica.

“I governi NATO spendono già più in armamenti di tutte le altre nazioni del mondo messe insieme – ha dichiarato – ed è evidente chi sta davvero provocando la corsa agli armamenti”.

Putin ha anche accusato l’Occidente di fabbricare un pretesto per militarizzare ulteriormente il continente europeo, proprio alla vigilia del vertice NATO previsto a L’Aia.