L’Europa è pronta a usare il “bazooka” per rispondere ai dazi di Donald Trump. In risposta alle gabelle imposte dagli Stati Uniti su acciaio e alluminio, l’Unione Europea ha annunciato una serie di contromisure che prevedono l’applicazione di tariffe aggiuntive su una selezione di prodotti americani che entreranno in vigore a partire dal 15 aprile 2025.
Ue: via libera ai controdazi
La misura – che l’Ue definisce stoppabile in qualsiasi momento – mira a colpire beni simbolo del Made in USA, con l’obiettivo di esercitare pressione sul governo statunitense per rivedere le proprie politiche commerciali.
L’elenco dei principali prodotti statunitensi soggetti ai controdazi europei:
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Motociclette Harley-Davidson: queste iconiche moto saranno soggette a tariffe aggiuntive. 
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Jeans Levi’s: simbolo della moda americana, i jeans Levi’s rientrano tra i prodotti colpiti dai dazi. 
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Yacht di lusso: le imbarcazioni di grandi dimensioni prodotte negli Stati Uniti saranno soggette a tariffe. 
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Succo d’arancia: prodotto tipico della Florida, il succo d’arancia sarà colpito da dazi del 25%.
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Burro d’arachidi: alimento diffuso negli Stati Uniti, sarà soggetto a tariffe aggiuntive. 
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Mais: altro prodotto agricolo statunitense incluso nella lista dei beni colpiti dai dazi.
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Caffè: le importazioni di caffè dagli Stati Uniti saranno soggette a dazi del 25%. 
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Pannelli solari: componenti per l’energia solare prodotti negli USA saranno colpiti da tariffe.
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Acciaio e alluminio: prodotti siderurgici e di alluminio statunitensi saranno soggetti a dazi aggiuntivi. 
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Pollame: carni di pollo e altri volatili importate dagli USA saranno colpite da tariffe.
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Riso: il riso statunitense sarà incluso tra i prodotti soggetti a dazi. 
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Tabacco: prodotti a base di tabacco provenienti dagli Stati Uniti saranno colpiti da tariffe. 
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Diamanti: pietre preziose di origine statunitense saranno soggette a dazi. 
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Prodotti cosmetici: alcuni articoli di bellezza e cosmetici made in USA saranno colpiti da tariffe.
 
Cosa succede ora
Il provvedimento è stato votato mercoledì 9 aprile 2025. Unico Paese a esprimersi contro è stata l’Ungheria.
Le tariffe, che per la gran parte dei prodotti saranno del 25%, si applicheranno in tre tranche: la prima dal 15 aprile, la seconda dal 16 maggio, la terza dal primo dicembre 2025.